ANNA CALVI "One breath"
(2013 )
''One Breath'', che ha già ricevuto 4 stelle dalla rivista MOJO, recensito da Q, Uncut e The Guardian, è un album più personale rispetto al precedente pluripremiato album omonimo di debutto. Gli elementi caratteristici del debutto di Anna Calvi rimangono, ma ''One Breath'' è più istintivo e insistente, rivelando un’ampia gamma di texture ed emozioni. ''One Breath'' è il momento immediatamente prima del cambiamento. Il secondo album di Anna Calvi è sull’orlo di un precipizio, quella linea di demarcazione della vita in prima e dopo, il momento esatto in cui l’inerzia diventa azione. “Ho intitolato l’album in questo modo perché quella canzone riassume la sensazione di essere al culmine di qualcosa,” spiega Anna. “È il momento prima in cui devi aprirti, ed è così terrificante. È spaventoso ed emozionante. È anche pieno di speranza, perché qualsiasi cosa accadrà non è ancora accaduta”. Negli ultimi due anni, dopo la pubblicazione del suo omonimo album di debutto, la vita è cambiata per Anna Calvi, e ''One Breath'' è nato in un modo completamente diverso. Scrisse il suo primo album in un periodo di tempo molto lungo, non sapendo se qualcuno lo avrebbe mai ascoltato; al contrario ha composto ''One Breath'' in poche settimane, determinata a non farne una replica. Ha speso un anno scrivendo 30 o più canzoni a Londra, prima di recarsi ai Blackbox studios in Francia per inciderne solo alcune. Daniel Maiden-Wood è ritornato alla batteria, Mally Harpaz alle percussioni, e per la prima volta alle tastiere John Baggott (Massive Attack e Portishead). Il disco è stato poi mixato a Dallas, Texas, durante tre settimane “bizzarre” di isolamento nella camera di un motel. Le 11 canzoni che compongono l’album mostrano una vasta gamma di punti di riferimento, dal dettaglio della chiamata e risposta della musica dell’Africa occidentale alle idee concettuali di trasformazione del compositore John Adams, in ''Sing To Me'', omaggio a Maria Callas. Un viaggio emozionale attraverso una vasta gamma musicale. Anna Calvi ha lavorato a stretto contatto con il produttore John Congleton che ha condiviso il suo entusiasmo nello sperimentare ed ha offerto il suo impeto aggiuntivo nel lavorare velocemente, non permettendo alla Calvi di riflettere su microscopici elementi delle sue canzoni, come aveva fatto in passato. ''One Breath'' è stato creato in una fase agitata della vita di Anna Calvi, il che può spiegare questo cambiamento radicale. “L’anno in cui ho scritto questo disco è stato duro, pur sempre un’esperienza istruttiva. Mi sono sentita, in un certo senso, di scrivere in maniera diversa, alla fine qualcosa di buono sarebbe uscito fuori. Il primo album è stato una chiara dichiarazione: ‘Questo è quello che sono, sono forte’, considerando questa affermazione più in relazione all’uso della musica, per provare a dare un senso a ciò che mi stava accadendo. È più personale”. ''One Breath'' è stato fatto, ed ora ogni cosa è cambiata.