LIVIA FERRI  "Taking care"
   (2013 )

Livia Ferri è nata a Roma nel 1986. Scopre la musica ed il suo potere prodigioso durante i viaggi estivi con il resto della famiglia; la noia dei lunghissimi tragitti in auto per attraversare l’Europa viene ingannata solo dall’ascolto di centinaia di cassette con il walkman che non la lascia mai sola. Al liceo muove i suoi primi difficili passi nella composizione; la solitudine si trasforma in sensibilità e presto Livia impara a conoscere la bellezza della malinconia, temi molto presenti nella sua formazione artistica. Si appassiona al folk americano e al fado e ascolta tutto quello che trova nei negozi di dischi e sul web. Il tempo, in tutte le sue sfumature concettuali, diventa presto l’argomento principale delle sue riflessioni. Finito il liceo, Livia frequenta il Saint Louis College of Music a Roma, dove continua la ricerca di sicurezza in sé stessa, dove la vita, lentamente, cambia e comincia. Con qualche difficoltà, Livia capisce e riconosce il suo desiderio, il suo prossimo futuro: essere una songrwriter. Con l’aiuto degli insegnanti, in particolare Lello Panico, nell’autunno del 2009 inizia a scrivere i primi brani; viene incoraggiata a continuare e a migliorarsi, tanto che, l’anno seguente, le affiancano una band formata da Alessandro Cinelli alla batteria, Francesco Luzzio al basso e Daniele Marcante alle chitarre. Dopo anni di esperienze sul palco con altri progetti, nell’inverno del 2010 cominciano le prove con la nuova band, i concerti, le decisioni da prendere e dopo due anni duri, densi di eventi formativi (diploma in Songwriting nel 2011) e determinanti accaduti sul lavoro come nella vita privata, in un’estate viene registrato il debut album “Taking Care”. Un lutto in famiglia accresce il desiderio di prendersi cura di sé e degli altri, così il bisogno di registrare di Livia viene assecondata dalla neonata etichetta BlackBackCalico. Si crea così, fortunosamente, una squadra di lavoro composta in primo luogo da Livia, la sua band e la produzione, che in un mese registra il disco in salotti, bagni, corridoi e soffitte, ospitati da amici e familiari. Il risultato è un suono pieno di ambiente, a volte impreciso, a volte evocativo e intimo, coincidente con la personalità di Livia e i temi trattati nei brani.