VINICIO CAPOSSELA  "Rebetiko gymnastas"
   (2012 )

Dopo il mare viene il porto. I porti sono per le musiche quello che è il polline per i fiori. Questo è un disco di musiche di porto che praticano esercizi, indiscipline individuali. Cavalli che provano a essere giraffe. E' un disco suonato in greco, per debito nei confronti della Grecia, che ha donato al mondo oltre alla civiltà anche una delle più straordinarie musiche urbane del mondo: il rebetiko. Viene pubblicato nell'anno dell'olimpiade per fare esercizio di ribellione e di identità, per tenere in esercizio il mangas che è in noi. Per ricordarci che siamo originali: che abbiamo un origine. Che siamo uomini, non solo consumatori e non abbiamo paura di consumare la vita. Il nuovo album ''Rebetiko Gymnastas'' di Vinicio Capossela (uscito il 12 giugno in Italia ma anche in Grecia) contiene quattro brani inediti, una ghost-track e otto canzoni note reinterpretate in chiave rebetika. Il disco è stato registrato negli storici studi Sierra in Atene su nastro analogico con l’accompagnamento di alcuni fra i migliori musicisti greci di rebetiko: Ntinos Chatziiordanou alla fisarmonica, Vassilis Massalas al baglamas, Socratis Ganiaris alle percussioni e soprattutto Manolis Pappos, sommo rebetes del bouzuki con una gloriosa carriera fatta di collaborazioni con musicisti del calibro di Theodorakis, Arvanitaki, Xarhakos, Galani, Papazoglou e Ntalaras. L’album vede anche la partecipazione speciale della cantante Kaiti Ntali, di Mauro Pagani, Marc Ribot e Ricardo Pereira. Insieme a loro, due pilastri della formazione storica: Alessandro Asso Stefana alla chitarra elettrica e Glauco Zuppiroli al contrabbasso. Il disegno di copertina è stato realizzato dal grande disegnatore francese David Prudhomme, autore di “Rebetiko. L’erba cattiva” (Coconino Press). Il booklet contiene i testi tradotti in greco ed esercizi ginnici per quanti volessero impratichirsi. I quattro brani inediti di ''Rebetiko Gymnastas'' sono ''Rebetiko Mou'' (un esercizio di personale filosofia rebetika), ''Abbandonato'' (libera interpretazione in lingua di un brano di Atahualpa Yupanqui), ''Misirlou'' (il più noto successo internazionale del genere, divenuto famoso in versione per chitarra elettrica nella colonna sonora di ''Pulp Fiction'') e infine ''Cancion de las simples cosas'' (una versione italiana dello struggente brano già cantato da Mercedes Sosa e Chavela Vargas). La ghost track è un inedito duetto italo-ellenico della canzone “Come Prima” di Tony Dallara. Gli otto brani del repertorio di Capossela rivisitati in rebetiko sono: ''Gymnastika'' (di Vladimir Vitsosky), ''Contrada Chiavicone'' (da ''Il Ballo di S.Vito''), ''Con una rosa'' (da ''Canzoni a manovella''), ''Non è l’amore che va via'' (''da Camera a Sud''), ''Contratto per Karelias'' (da ''Canzoni a manovella''), ''Corre il Soldato'' (da ''Canzoni a manovella''), ''Signora Luna'' (da ''Canzoni a manovella''), ''Morna'' (da ''Il Ballo di S.Vito'') e ''Scivola via'' (da ''All’una e 35 circa'').