DARK LUNACY "Weaver of forgotten"
(2010 )
Dopo 5 anni di silenzio tornano i Dark Lunacy e lo fanno con un'opera unica: un concept album ispirato alla memoria dei defunti. Il nuovo album a livello tecnico è meno marziale, più cadenzato e con atmosfere più cupe. ''Weaver Of Forgotten'' è anche un viaggio, o meglio, una preghiera costante in ricordo dei nostri cari. Non è assolutamente un album gotico, lugubre, macabro ma un lavoro sicuramente intimo, personale e, perchè no, commovente; le persone che hanno fatto parte della nostra vita ed ora che non sono più tra noi ci mancano terribilmente. Troppo impegnati a sopravvivere non abbiamo tempo di ricordarle come meritano, quando però si è soli con se stessi e si vorrebbe qualcuno al nostro fianco disposto ad ascoltare i pensieri più intimi, ecco l'incedere del ricordo... quasi un immagine, una brezza che ti sfiora il viso e che nonostante sia eterea, impalpabile, ci dà conforto. Un album introspettivo, un album maturo, un lavoro grande per i grandi Dark Lunacy che sono ritornati per non lasciarci più soli... Inoltre, last but don't least, il cd sarà in confezione lux-Digipack con apertura a 3 ante completo di foto e testi. Una chicca imperdibile... Tra il 2007 e il 2009 la band ha attraversato una crisi tale da compromettere i rapporti interni della band. Alla fine del 2009 Mike Lunacy ha così deciso di prendere in pugno la situazione, guidato in primo luogo dal rispetto che nutre verso la ormai decennale storia di questa band che, nonostante le perenni difficoltà, è stata protagonista sui palchi mezza Europa, in Russia, in Messico, in SudAmerica esportando con orgoglio il metal italiano. Così, ha chiamato quelli che a suo avviso sono - per attitudine e predisposizione emotiva - i migliori. "Devo dire che sono stato molto fortunato perché i ragazzi che ora fanno parte della band hanno risposto immediatamente alla mia proposta in maniera positiva. Già al primo incontro, si notava grande sinergia tra di noi. Dopo un paio di concerti per rodare il feeling eravamo pronti ad entrare in studio per la realizzazione del nuovo album... e così è stato", spiega Mike. Daniele Galassi, chitarra degli Infernal Poetry e Andy Marchini, bassista dei Sadist, non hanno bisogno di grandi presentazioni; chiunque mastichi di death metal nazionale ha di sicuro in casa un disco di queste due storiche bands. A completare la formazione sono poi arrivati Alessandro Vagnoni, batterista degli Infernal Poetry ed il chitarrista Claudio Cinquegrana. "Il valore aggiunto è stato mettere insieme musicisti di valore ineccepibile ma con differenti personalità, dettate appunto dalle loro origini. Per ora incrociamo le dita ma presto incroceremo le chitarre di nuovo sugli stages di tutta Italia ed Europa".