SQUALLOR  "Vacca"
   (1977 )

Trovata la strada, tutti i dischi degli Squallor successivi a “Pompa” avrebbero ricalcato il clichè ormai ben saldo nelle mani dei quattro pazzoidi. “Vacca” parte con la titletrack, che ironizza sui tanti suicidi nel mondo musicale del tempo, per poi girare tra le solite prese in giro della musica che tanto andava nelle classifiche dell’epoca (“Aia”, uno strano testo inglese su una base che avrebbe fatto la fortuna dei Daniel Sentacruz Ensemble). Un po’ di ironia religiosa, con il Papa che gioca a carte di “Piazza San Retro”, o la romanticissima base di “Gentleman”, a far da sfondo ai problemi intestinali del protagonista. Una delle tante radiocronache bizzarre diventa “Alluvione”, mentre in “Abat-jour” appaiono i protagonisti Volante 1 – Volante 2, che tanta fortuna avrebbero fatto anche in televisione. Si chiude con la fine del mondo, prima in “Testamento specifico” e poi con “Terrestri”: abbiamo sbagliato, dobbiamo essere puniti. Senza avere altri dischi degli Squallor? Ma no, dai… (Enrico Faggiano)