THE BEATLES  "Help!"
   (1965 )

I Beatles sono già i numero uno nel mondo. La beatlesmania dilaga inarrestabile. La Regina insignisce ognuno di loro col titolo di baronetto dell’Ordine dell’Impero Britannico perchè grazie alla vendita dei loro dischi all’estero hanno contribuito a diminuire il deficit della bilancia dei pagamenti. Sono quindi un’industria di interesse nazionale. In Italia arrivano in estate e, sebbene le classifiche li abbiano ospitati più di una volta, la loro è una fama ancora circoscritta ad ambienti ristretti, specialmente tra i teen agers. I loro concerti sono considerati degli eventi ma non c'è il pienone (si pensi che a Roma hanno suonato in un teatro-cinema!). La stampa nazionale si sofferma soprattutto sulla zazzera di Paul o sugli anelli di Ringo, trattandoli spesso come semi-deficienti. Bollati come fenomeno di costume giovanile, ancora sono al di là dal diventare quel "mostro" che nel 1966 diverranno, con la stampa italiana pronta a fare ammenda e a giudicarli per quello che valgono realmente, lasciando da parte le caricature folcloristiche dei primi tempi. HELP è il 33 giri che, uscito il 28 settembre, resterà in classifica per mesi e mesi: particolare questo assolutamente inusuale, in un periodo ancora dominato dai 45 giri. Nel 1980 John Lennon disse che aveva scritto il brano omonimo quasi sull'orlo di una crisi nervosa (una delle tante). Fiaccato da due anni di continui tour mondiali, con una moglie parecchio severa riguardo l'uso smodato che John faceva degli stupefacenti, tutto quanto contribuiva a far montare un malessere fisico e mentale che nei due anni successivi avrebbe raggiunto il massimo livello. HELP è quindi il suo grido d'aiuto in chiave beat. Stupenda è dir poco, con la stessa voce di John duplicata per creare l'effetto eco e con l'egregio lavoro della chitarra di Harrison. Nello stesso album troviamo anche YESTERDAY, uno dei massimi capolavori del gruppo di Liverpool. Nel Guinnes dei Primati, il libro che ogni anno aggiorna record mondiali tra i più svariati, questa canzone risulta essere la più eseguita da cantanti ed orchestre di tutto il mondo sin da quando esiste il supporto discografico. Pensare che era destinata a rimanere fuori dal 33 giri e forse neanche ritenuta meritevole di incisione. Paul McCartney, l'autore, si chiedeva se davvero l'avesse scritta lui perchè quella melodia gli sembava aleggiasse nell'aria da generazioni. Un presagio? Sta di fatto che fino all'ultimo fu indecisissimo sul da farsi. Compose questa canzone di getto, appena sveglio. Invece di andarsi a prendere un caffè si mise al pianoforte e gli accordi vennero magicamente da soli, come se l'avesse conosciuta da sempre. Le prime parole che gli vennero furono "scrambled eggs", ossia uova strapazzate, quello che avrebbe voluto mangiare per colazione. L'incisione avvenne quasi di straforo, alla fine del turno pomeridiano, quartetto d'archi compreso. Il risultato è quello che conosciamo tutti. (Christian Calabrese)