MASSIMO PRIVIERO  "The unbroken ghost soundtrack"
   (2008 )

Strano, strano davvero, questo nuovo album del verace rocker nostrano Massimo Priviero. Non è un disco normale, perché è legato a doppio filo con il film "Broken", recente ed accattivante road movie con la splendida Heather Graham (più nota per pellicole come "Austin Powers" e "La vera storia di Jack lo squartatore"). Ma, attenzione, non è nemmeno la colonna sonora del suddetto film: si tratta infatti della "ghost soundtrack", quindi della colonna sonora "ombra". Sono, insomma, brani che dal film in questione sono stati semplicemente ispirati, o che ne coglievano compiutamente il senso, le finalità e le ambientazioni. Un'opera strana, lo si è già detto. C'è però una svolta inattesa: che il buon Priviero ne trae un autentico capolavoro. E' come se, dopo un'onorata ed ambiziosa carriera (che ha appena toccato i 20 anni tondi tondi), il rocker veneziano, ispirato dalle scioccanti e pregnanti immagini di "Broken", avesse buttato fuori, o forse sarebbe meglio dire "sputato", tutto ciò che conteneva la sua anima. Tutto ciò che il suo invidiabile bagaglio da "loser rocker" aveva sedimentato in tanti anni di musica. Prova ne sia che le comunque riuscite cover contenute nel disco (come "Can't help fallin' in love" di Elvis e, su tutte, "Helpless" di Neil Young) finiscono per essere, provare per credere, quasi momenti minori. Ascoltatevi quindi "Myself and I", o, ancor di più, la magnifica "Unbroken (The dream)", e non potrete che abbassare il cappello per mister Priviero. Diciamolo: fosse nato, il buon Massimo, a Philadelphia, o a Los Angeles, probabilmente staremmo gridando al miracolo da una ventina d'anni... (Andrea Rossi)