BUTCHER MIND COLLAPSE "Sick sex and meat disaster in a wasted psychic land"
(2008 )
Aprire il microfono, attaccare i jack, e via con con il “sottoprodotto del tracollo psichico, emotivo e culturare di una intera civiltà”. Non vengono da Chernobyl, ma dalla provincia di Ancona, ed esordiscono con questo EP di una ventina di minuti (durata di sette canzoni, in pieno cronometrismo punk): tra la copertina e tutto il resto, ci si potrebbe aspettare un sabba satanico, magari con la voglia di mandare all’indietro il disco – si usa ancora? – e cercare messaggi subliminali. Però, pur nel caos volontario o meno di questo “bagno di sangue come rituale purificatore”, un barlume di ordine c’è, tanto per far capire che non si tratta di un semplice registrare deliri post sbornia o rabbia per il mondo che va al contrario. La tragicommedia, così dicono, come unica soluzione, ma anche un lavoro discretamente prodotto, che non eccede in autocommiserazione e in autoreferenziali rutti reciproci, come ogni tanto si rischia di incontrare addentrandosi nei meandri del post-punk, post-wave, post-tutto. Colonna sonora per il dopo bolgia, quando ci sono ancora gli ultimi spasmi in un corpo travolto dal destino, a metà tra il divertimento e la distruzione di quello che c’è attorno. Può piacere: se non piace suvvia, dura solo venti minuti. (Enrico Faggiano)