AL STEWART "Al Stewart & The Empy Pockets live"
(2025 )
Ci sono artisti che segnano un'epoca. In assoluto. E poi ci sono artisti che lo fanno nei ricordi di ciascuno di noi.
Se identifico gli Ottanta, i miei Ottanta, con Joe Jackson e i Talking Heads e "A man with the horn" di Miles Davis, i Settanta rimangono nel cuore, oltre che per la scoperta di nomi come Pink Floyd, Frank Zappa, Neil Young, Edoardo Bennato e Flavio Giurato, per la presenza di maestri di assoluto rilievo come Al Stewart, uno scozzese autentico che non si smentisce e non tradisce.
La sua fama di cantautore folk-rock è legata a celebri dischi come “Year of the Cat” e “Time Passages” e alla produzione di quel mago del mixer che è Alan Parsons.
Alle soglie dei suoi Ottanta anagrafici Al è ancora in forma e sforna un nuovo live con la blues band di Chicago The Empty Pockets e con il chitarrista Peter White. Il tempo passa, è vero, e presto di queste stelle nel firmamento sonoro, rendiamocene conto, avremo solo le registrazioni, ma Al è ancora tra noi e ci regala a oltre tre lustri dall'ultimo disco una carrellata di glorie che è una gioia riascoltare, in forma tutto sommato smagliante.
La voce è sorprendentemente la stessa di mezzo secolo fa, e da non mancare sono le intro in cui, qua e là, Al spiega la genesi delle canzoni. Un modello virtuoso che i seguaci della melassa sonora attuale dovrebbero venerare. Voto 10. (Lorenzo Morandotti)