MARC COPLAND QUARTET "Dreaming"
(2025 )
A tre anni dall’acclamato debutto come band, è tornato il Marc Copland Quartet con “Dreaming”.
Il nuovo lavoro, realizzato ancora in compagnia del sassofonista Robin Verheyen, del bassista Drew Gress e del batterista Mark Ferber, vede Copland come sempre al pianoforte e comprende otto brani jazz freschi, perfettamente calati in questo tempo, ma anche in grado di regalare sensazioni di classicità.
Sul piano meramente stilistico, il quartetto ha lavorato molto sul concetto di ballad, giocando con le armonie e insistendo sui rapporti fra il pianoforte di Copland e gli altri strumenti, in particolare con il sax. Dall’intreccio di questi schemi, dalla fusione fra questi dialoghi, prende forma “Dreaming”, un disco aperto da “Eronel” (Thelonious Monk) e chiuso dalla rivisitazione di “Yesterdays” di Jerome Kern.
Nel mezzo, a brillare sono “LST”, acronimo di “little swing tune”, composta dallo stesso Copland, “Destination Unknown” (firmata Verheyen), che sembra costruita per solisti, ma in grado di esaltare il lavoro di ensemble, e “Passing Through”, negli intenti una ballata decisamente libera che porta ancora la firma di Verheyen.
Nel post-bop del quartetto newyorkese convergono diversi spunti e diverse influenze, tracciando un percorso ricchissimo, in cui camminare è dolce e non genera forme di stanchezza. “Dreaming” conferma le sensazioni positive del lavoro precedente e ci (ri)presenta un quartetto ispirato e affiatato tanto sul piano tecnico quanto sul piano compositivo. (Piergiuseppe Lippolis)