DELPHI "Sport & calcio"
(2025 )
Sport e musica più volte incrociano i loro destini, anche perché sportivi e musicisti hanno molti aspetti in comune nella loro attività: allenamenti e prove a sfinimento, per giocarsi tutto in pochi minuti di performance. E, anche se non sono d'accordo sul versante musicale, a volte condividono l'agonismo, tra coppe e statuette da contendersi.
Ad ogni modo, quando penso a musicisti ispirati a uno sport, mi vengono subito in mente i Kraftwerk, quella volta che pubblicarono “Tour De France”, tutto a tema ciclismo, nel 2003. Uscito per Quattro Bambole Music, “Sport & Calcio – Moderna Sonorizzazioni N.3” è invece un'esplorazione di suoni legati più o meno al campo verde, ma anche ad altri sport, in chiave nostalgica, o per la precisione tele-nostalgica.
Sì, perché forse gli sportivi veri hanno maturato tutt'altro tipo di ricordi, ben più fisici; ma noi sportivi da salotto, gli appassionati con la radiolina negli anni '70, i telespettatori di Domenica Sprint, di Pressing, di Controcampo, e “pensa a quelli che hanno fatto un abbonamento da un miliardo in tribuna rossa per andare a vedere l'Inter” (cit.)... Ecco, il grande pubblico di osservatori può provare piacevoli sensazioni nell'ascoltare le suggestioni sonore sapientemente selezionate, cesellate e messe in loop dall'(oracolo di) Delphi.
Non solo calcio: l'ispirazione arriva anche dal pavimento del basket (“Parquet”), dal nuoto (“Corsie liquide”), dal pugilato con “Pesi massimi”, dalla Formula Uno (“Giro d'onore”), dall'equitazione (“Dressage”) e così via. Gli ingredienti che compongono questi piccoli affreschi sonori sono beat lo-fi (ricorrenti nelle compilation “per studiare” di YouTube), voci che parlano in inglese, e in più casi una voce femminile pitchata verso l'alto, tratta da musiche soul, che ricorda certi felici episodi dei Daft Punk e di Moby. Se non ricordo male, nel 2000 un momento in cui una trasmissione sportiva mostrava la classifica del campionato, facevano andare un frammento di “Natural Blues” di Moby, per cui tutto torna...
“Lo spazio flessibile” omaggia il calciatore Johan Cruyff, e “Fantasista” Falcao e Platini. L'episodio più chiaramente nostalgico è “TeleStar70”, che mette in loop dei frammenti orchestrali, che sembrano provenire da un'orchestra Rai mostrata in bianco e nero. “Slalom gigante” è particolarmente black, un hip-hop strumentale che mi sta facendo voglia di accendere il Televideo.
Grazie Delphi, adesso finito l'album aggiungo in scaletta “Stadium” di Oscar Prudente. Le vibes che riattiva sono proprio quelle! (Gilberto Ongaro)