JACOPO FERRAZZA  "Prometheus"
   (2025 )

A tre anni dall’ultimo “Fantàsia”, il contrabbassista Jacopo Ferrazza è tornato a inizio 2025 con “Prometheus”.

Il lavoro riparte da alcune certezze del passato, a partire dalla formazione, innanzitutto, con Enrico Zanisi al piano e ai sintetizzatori, Livia De Romanis al violoncello, Valerio Vantaggio alla batteria e Alessandra Diodati alla voce.

La figura di Prometeo, il personaggio della mitologia greca che rubò il fuoco agli dèi per consegnarlo agli uomini, viene qui interpretata non più come entità salvifica esterna, quanto emblema dell’essere umano stesso che riscopre il fuoco che brucia nell’io più profondo.

L’uomo prometeico del disco cerca e ritrova quelle capacità primordiali che non possono emergere a causa di condizionamenti e fattori esterni, incarnando un lavoro di introspezione e riflessione sul contrasto fra la natura umana nella sua accezione più pura e la condizione dell’uomo nella società.

Musicalmente, Jacopo Ferrazza cerca e trova un compromesso fra jazz e musica colta, con frequenti cambi di registro: c’è spazio per fraseggi dilatati, atmosferici e onirici tanto quanto per cavalcate che tradiscono le influenze progressive dei protagonisti. In questo senso, il disco somiglia a una continua scoperta: non solo la scrittura, ma anche un grande talento compositivo e una profondissima urgenza di ricerca.

Jacopo Ferrazza si conferma artista sensibile e ispirato, oltre che dotato di una tecnica notevole: “Prometheus” è una delle prime gemme del jazz nostrano nel 2025. (Piergiuseppe Lippolis)