TRITONICA "Per grazia ricevuta"
(2025 )
Quarto lavoro per i Tritonica, “Per Grazia Ricevuta” non ha musicalmente nulla a che vedere con l'omonimo terzo progetto di Giovanni Lindo Ferretti, che nell'ultima trasformazione dei CCCP, diventati prima i leggendari CSI, erano divenuti per l'appunto PGR.
Qui si vaga tra il jazzcore più vivace e fantasioso, affine ai Naked City, Mr. Bungle e anche ai Cardiacs, non tanto per la follia quanto per l'utilizzo della scala lidia, quella con il quarto grado eccedente, che qui è così importante da dare anche nome alla band (perché il quarto grado eccedente, assieme alla fondamentale dell'accordo, dà vita al famigerato tritono, cioè il diabolus in musica).
Eppure un collegamento c'è, cioè il desiderio di trascendenza. “Kodakons” e “Coagula pt.3” sono due esempi della frenesia sprigionata dalla band, tra tempi sincopati, obbligati da paura e energia a sax, chitarra elettrica, basso in slap e batteria. Anche “Suqutra” esplode, ma prima concede un'introduzione ipnotica. Qui emerge l'ispirazione math della band, con queste terzine di basso sul ritmo shuffle della batteria che poi si avvicendano a ritmi dispari (5/4 o 5/8 a seconda di come percepite il battito).
Nel primo brano e qui abbiamo anche una delle cose più ardue da realizzare per una band: degli accelerati (e in “Suqutra” un rallentato finale). L'accelerazione o è un errore da principianti (ma in quel caso si sente, perché qualcuno accelera e gli altri maldestramente cercano di stargli dietro), o al contrario, come in questo caso, tutti accelerano armoniosamente insieme, come guidati da una mano invisibile: l'amalgama del quartetto.
L'ultimo brano “Lalochezia 15137” parte a sorpresa con un ritmo della batteria da drum'n'bass, se non da jungle! Pregiati i duetti di sax e basso slap. Poi arriva una breve parte centrale psichedelica, con il batterista che suona solo sui piatti, e la chitarra indugia con il riverbero, per ripartire più esplosivi di prima. Nella ferocia momentanea, senza soluzione di continuità, il sax intona una melodia su ritmo swing, che fa fermare tutti, ripartendo poi seguendo la sua idea. Questo è proprio uno scherzo à la Mr. Bungle.
Sono solo quattro pezzi per venti minuti di musica, ma questo EP mostra tantissime capacità dei Tritonica, prima fra tutte quella di sorprendere e divertire gli ascoltatori! Io forse sono di parte, essendo fan dei Cardiacs, quindi tutto ciò che sa di caos organizzato, di anarchia sapientemente controllata, mi esalta. Poi se ci trovate l'agognata trascendenza, osservando la spirale fiammeggiante della copertina, ancora meglio! (Gilberto Ongaro)