LANGO  "Sfumature orizzontali"
   (2025 )

Meglio essere una brava persona, o uno zanza? A volte è questione di intelligenza, nel caso di figli di papà che si comportano male quando potrebbero farne a meno; a volte invece il contesto non ti fa scegliere, soprattutto quando capita di “Sentirsi in difetto, essere un gradino sotto, coi vestiti del fratello, i buchi nel giubbotto. Ci ho passato qualche inverno e il freddo mi è rimasto addosso”.

In “Sfumature Orizzontali” Xhonatan Lamaj, in arte Lango, ci racconta la sua interiorità in sette tracce, mettendo al centro la sua identità toscano – albanese. Conosco un'altra toscana – albanese famosa su Instagram, che gestisce l'account “Madonnafreeda”, chissà se si conoscono! Hanno molti pensieri in comune (non è una bestemmia, è un'esclamazione riferita alla pagina Freeda, come per rispondere contro il suo finto femminismo liberal: “Madonna Freeda, piantala!”).

Il rap di Lango poggia su flow che cambiano stile. Le prime tre tracce nuotano tra un rap old school e delle atmosfere chillout. L'intro “Grigio Nembo” fa come da episodio pilota. La vocalist Hulia (Giulia Righi) introduce l'argomento guida: “Sto affondando nella materia, grigio nembo mentre i dubbi stan salendo, io chi sono?”.

“2 KG di Pressione” è una confessione. All'inizio sembra parlare genericamente sull'avere un cuore buono o meno, poi affonda le barre in un ricordo spiacevole: “Dall'invidia per Francesco e la sua famiglia da sogno, quindi preso dal contesto gli sfilai il portafoglio, per lui ero un amico, io ancora me ne vergogno”. Lui non giustifica il proprio disdicevole gesto, ma il ritornello cantato da Righi allarga lo sguardo: “La mia forza di spirito è come una penitenza perché il successo bacia chi promuove la guerra”. Il mondo premia chi si comporta male, e spesso si ha la sensazione che facendo il bravo te la mettono pure nel...

“Il mostro” prende parte, quella del Mr. Hyde, su un loop di chitarra classica sotto ai beat: “Io spavento la gente, perché non mi resta accanto?”. E niente, se la società ha già predeterminato che sei il cattivo della situazione, al cattivo non resta che indossare la maschera che gli altri hanno stabilito per lui: “Stasera faccio il mostro io, domani tu, perché ho perso la testa e non la trovo più”.

Una voce pitchata verso il basso (quindi ingrossata) nel quarto brano si rivolge a Lango stesso: “Uh fra, minchia Lango, hai proprio rotto il cazzo co sta roba [loffa? Non capisco], quando ca..o la fai un po' di trap?” e così si cambia direzione. Il flow accoglie dei bass drop, la voce si sdoppia nel ritornello, e rallentando i battiti ma accelerando il rap parte “Tramonto ad Alcatraz”, che racconta un'evasione metaforica : “Per avere tutto ciò che vuoi lascia ciò che hai e abbraccia il dubbio”.

Anche con “Automatik” proseguono i suoni chill, sebbene le parole non siano proprio rilassanti: “Non sono ostile, sono una minaccia”. Non è tutto intelligibile il testo, forse perché una strofa è in albanese, ma anche perché in italiano c'è uno slang molto stretto. A parte la Automtatik kalashnikova, quella l'ho capita. Bum!

Capisco benissimo invece il pezzo successivo, che inizia con una delle peggiori performance situazioniste di un certo... artista etno-folk conosciuto come M4tt3O Zalvinjh, che al citofono chiedeva a una persona se spacciava, in favore di telecamera (non dimentichiamo che per questa goliardata, il figlio di quel tipo è stato bullizzato a scuola. Fare i duri coi più deboli, per poi piegarsi a Draghi...).

Così parte “Fiero Immigrato”, un pezzo apertamente antagonista: “Sono un fiero immigrato, fiero del mio degrado (...) se penso al mio destino e a quello che ho passato, io non ringrazio Cristo e nemmeno il Capo di Stato”. Immancabile la strofa sulla ganja che “fa brutto”, che contiene anche la stoccata che smaschera l'ipocrisia: “Fino allo sbirro che a volte la vende e guadagna”.

Infine “Oh Mama” è una sorta di preghiera di poter vivere senza pensieri. E conclude la riflessione con amarezza: “Ho fatto il bravo e ho fatto lo zanza (…) la situa non cambia”. E chissà quanto durerà la situa in questa direzione, visti i tempi! (Gilberto Ongaro)