GIANCARLO NINO LOCATELLI  "Tilietulum"
   (2025 )

Le ispirazioni più recenti del jazz italiano sono i paesaggi. Gli artisti si ispirano ai propri angoli di mondo, e li sublimano in musica, elaborando un linguaggio espressivo personale. Ad esempio, da poco Dario Miranda si è ispirato alla Dormiente del Sannio, a Benevento (https://www.musicmap.it/recdischi/ordinaperr.asp?id=11314).

Invece Giancarlo Nino Locatelli, con il suo clarinetto contralto e dei campanacci, ci porta nel Taleggio. Sì, la terra bergamasca dell'omonimo formaggio, ma anche del tiglio, che in qualche modo diagonale si collega al clarinetto, per via del legno.

Uscito per We Insist! Records, “Tilietulum” è un disco di quattordici tracce improvvisate da Locatelli. L'improvvisazione è totalmente spontanea, guidata solo dal sentimento del musicista, che esplora i suoni ma anche i soffi d'aria nel clarinetto, ricercando i rumori.

I campanacci sono proprio quelli tipici delle mucche al pascolo, e li tiene appesi in modo da farli suonare urtandoli. Dal vivo li lascia risuonare liberamente dal vento... come una sorta di arpa eolica più agreste!

Qua e là Locatelli molla lo strumento e continua a improvvisare cantando. Il dialogo tra clarinetto e campanacci diventa un originale firma di questo musicista, che cristallizza una visione montana unica e bizzarra. (Gilberto Ongaro)