ELLIOTT MURPHY  "Coming home again"
   (2007 )

Nato a New York e cresciuto a Garden State, Elliott Murphy, come molti suoi coetanei, negli anni 60 forma una band, i Rapscallion, con i quali nel 1966 vince il concorso per band dello stato di New York. All'inizio degli anni 70 si esibisce in Europa, suonando per le strade e in piccoli locali, ottiene anche una parte come comparsa nel film "Roma" di Fellini. Rientrato negli USA, si esibisce nel circuito underground di New York insieme ai New York Dolls, Patti Smith ed alcuni artisti di quella che sarà la new wave americana. Il critico Paul Nelson lo segnala alla Polydor, per la quale esordisce sul mercato discografico con "Aquashow", ottenendo unanimi consensi di critica, ma deludenti riscontri commerciali nonostante contenga "Last of The Rockstars", una delle migliori composizioni di tutta la carriera del biondo cantautore. Poco meglio andò con gli album successivi: "LOST GENERATION" (1975), "NIGHT LIGHTS" (1976), album contenente la stupenda "Diamonds by the Yard", forse il pezzo più famoso di Murphy, e "JUST A STORY FROM AMERICA" (1977). Nel 1980 Murphy fonda la propria etichetta discorgrafica, la Courtesan, con la quale lancia l'album "AFFAIRS" (1980), il folk-rock "MURPH THE SURF" (1981) e lo strepitoso "PARTY GIRLS/BROKEN POETS" (1984) nominato ad un New York Music Award come miglior album dell'anno. Nel 1990 Murphy decise di trasferirsi a Parigi. La vita parigina diede nuovo spolvero al biondo cantautore della grande mela, che iniziò a comporre a ritmo frenetico, uscendo con album sempre più maturi, tra questi ricordiamo "SELLING THE GOLD", che contiene brani meravigliosi come "Is Fellini really dead?", "King Of The Serpentine" e la struggente "Everything I do (Leads me Back to You)". Tra gli altri album è doveroso segnalare e consigliare "BAUREGARD", "LA TERRE COMMUNE", "SOUL SURFING", "RAINY SEASON" e il diversissimo, per gli amanti del genere, disco blues "MURPHY GETS MUDDY", dove, assistito dal guitar hero Olivier Durand (ormai presenza fissa nella band da anni), Elliott ci regala un mix esplosivo di cover di mostri sacri del blues e brani propri, in un crescendo esplosivo di emozioni. E poi si arriva a questo nuovo 'Coming home again'. Un ritorno allo stile originale, che richiama sonorità vicine a quelle di 'Aquashow' e 'Just a Story From America'. L'album è stato registrato in Francia (Le Havre) con l'aiuto di fenomenali musicisti sia europei che americani, come il virtuoso chitarrista francese Olivier Durand e il tastierista newyorkese Kenny Margolis (Cracker & Willy Deville). 13 canzoni inserite in scaletta per 'Coming Home Again' attraverso le quali Elliott Murphy si diverte a dipingere le icone dei nostri giorni, delle più disparate, da Hemingway a Paris Hilton, paesaggi esotici che vanno dall'India a Veracruz, tutto attraverso la musica e le parole che conducono a Murphyland!