MARTA MIST  "Windows"
   (2024 )

I Marta Mist sono un collettivo inglese originario di Bradford e da poco sono tornati con “Windows”, il quarto lavoro in studio in un arco temporale di quasi tre lustri.

Musicalmente, “Windows” nasce dal desiderio di continuare a lavorare a un’interpretazione autentica del post rock, in cui la sensazione di minimalismo cela parzialmente un certo livello di complessità.

Il disco comprende sei brani condensati in poco meno di 35 minuti di durata, con l’apertura affidata ad “Allons-Y, Mon Ami!”, perfetta introduzione a un universo sonoro rarefatto, segnato dalla profondità delle linee di basso e dalle incursioni inquietanti degli archi.

Con la successiva “Patches”, c’è qualche vago accenno a una cinematografia noir, mentre “Puzzle” rappresenta probabilmente uno degli episodi più sereni e distesi del lotto. “Otra Vez” scava ancora in profondità, con esiti nemmeno troppo distanti dal jazz nelle sue declinazioni contemporanee più ambient, poi “Good Luck, Amigo” conduce verso una levitazione dolce, stranamente rassicurante.

“Windows” si chiude con “C’est Tout, Les Amis”, sei minuti di stratificazioni dagli umori non sempre afferrabili, con un brillante lavoro di percussioni e synth. I Marta Mist, seppur lontani dai radar del grande pubblico, confezionano un altro prodotto riconoscibile e molto curato, in cui si esprime concretamente un’idea del tutto personale di post rock. Per gli appassionati del genere, una chicca tutta da scoprire. (Piergiuseppe Lippolis)