MISFORTUNE  "Collapsing serendipity"
   (2024 )

Per come gira il mondo oggi, nessuno è contento, visto che la collettività deve subire moltitudini di angherie ed iniquità sociali e (ne sono certo) ognuno avverte questa rabbia interiore, con la voglia di espellere la bile accumulata.

Ma dal momento che c'è chi non ha la possibilità di evidenziarlo con forme d’arte, ecco che alcuni provano a farsi portavoce di queste frustrazioni, come i svedesi Misfortune, i quali con il loro debut-album “Collapsing serendipity” mettono a segno 10 stoccate invettive contro ingiustizie ed ansietà sociale

Dichiaratamente vogliono portare avanti la missione tentando di accaparrarsi un nuovo spazio per concepire un discorso di extreme-Metal, tramite dinamiche di suoni fitti e stratificati, miscelati con elementi d’elettronica asettica e tagliente.

Chiaramente, si parla di un disco non adatto ad orecchie delicate, ma coloro che avranno già maturato un salvifico callo uditivo per questo genere, ne coglierà l’essenza filosofica. Da “War psychos” a “Mutagenous Industry” si viaggia al cardiopalmo, senza attimi di tregua, e l’oppressione s’incunea sottopelle con efferata crudeltà, ma è tutto espresso per dare risvegli sismici contro tutte le brutture di cui si diceva sopra.

Ed i Misfortune, da ora in poi, non te li scrollerai di dosso, e poveri governanti del Potere che saranno bersagliati dai loro strali al cianuro. In fondo: come dargli torto? Basta! Essere semplicemente spettatori passivi di caste cannibali, che lasciano soltanto briciole alla plebe cittadina mentre loro fan budella d’oro con arraffi sottobanco, mentre l’ansia del ceto medio-basso galoppa con frustrazione e rassegnazione.

Se certi maldestri e corrotti condottieri fossero legati e costretti a sentire (per esempio) rasoitate feroci come “Your children will die in pain”, “Government-infused fear” o “Bloodless Family”, implorerebbero pietà e lo stop immediato dell’ascolto per non impazzire dai rimorsi.

Improbabile? Può darsi, ma intanto eleggiamo a oltranza i Misfortune come paladini della giustizia e poi ne riparleremo, in quanto c'è da essere certi che loro non si fermeranno nemmeno se gambizzati. Grandioso combact-metal! (Max Casali)