FRANCESCA ELENA MONTE  "E muito mais"
   (2024 )

Una voce immediatamente simpatica e cordiale, tra romanticismo e sensualità, all'insegna della leggerezza spensierata ma anche capace di insinuarsi nelle pieghe della malinconia per un tessuto emotivo di sonorità che spiccano nel panorama attuale.

Getta un ponte tra Italia e Brasile, la brava cantante cuneese Francesca Elena Monte alla sua seconda e convincente prova discografica con il recente album “E Muito Mais”. Un omaggio agli autori italiani che si sono ispirati alle sonorità brasiliane, e agli autori brasiliani che hanno scritto per interpreti italiani.

Personalmente conservo tra le reliquie musicali l'album di Ornella Vanoni, Toquinho e Vinicius de Moraes "La voglia la pazzia l'incoscienza l'allegria", in edizione lp audiophile dell'etichetta Foné di Giulio Cesare Ricci. Lo spirito di quell'inarrivabile collezione di sonorità e parole in salsa brasileira aleggia anche nel songbook di Francesca Elena, che rilegge dando nuovo smalto carioca brani come “Sacumdì Sacumdà” e “Conversazione” portate al successo da Mina, la tigre di Cremona.

Certo Monti non ha le tre ottave che rendono la voce di Mina unica, ma il suo omaggio è stilato con eleganza e adeguata ironia. Da non mancare la rilettura eccellente per intensità romantica dell'inno di Modugno "Tu sì na cosa grande".

Va precisato che la title track, “E muito mais”, portata al successo da Paula Morelenbaum & Joao Donato, è cantata qui in italiano per sancire in modo concreto e poetico il gemellaggio. Plauso per l'affiatamento alla band composta da Riccardo Fioravanti (contrabbasso, basso elettrico, chitarra baritono), Tommaso Sorba (pianoforte, piano elettrico, organo e fisarmonica), Paulo Zannol (chitarre), Edoardo Bellotti (batteria), Gilson Silveira (percussioni).

Voto 8, altro regalo natalizio di sicuro impatto e certa originalità per festività all'insegna della buona musica. (Lorenzo Morandotti)