MOSTER! "Springs"
(2024 )
Kjetil Møster è un sassofonista norvegsese attivo da circa un quarto di secolo e leader del gruppo Møster! con cui ha appena pubblicato (per Action Jazz Records) il sesto album, “Springs”, a quattro anni di distanza dal precedente “Dust Breathing”.
Per l’occasione, oltre a diversi sax, Møster ha suonato anche clarinetto, flauto, cuica, percussioni, mellotron, chitarra acustica in “Afterpiece” e ha curato l’elettronica, ed è stato sempre affiancato dal nucleo di fidati collaboratori composto da Hans Magnus Ryan (chitarre), Nikolai Haengsle (basso, piano, organo, percussioni), Kenneth Kapstad (percussioni) e Jørgen Traeen (programmazione audio).
Quest’ultimo ha assunto un ruolo più centrale e si è occupato anche della fase di produzione, con un margine di libertà maggiore rispetto al passato, mentre le composizioni sono frutto dell’urgenza creativa di Møster: due percorsi lunghissimi, che comprendono diversi episodi al loro interno, nei quali convivono esperienze di jazz modale e pulsioni rock sperimentale, ma anche impulsi ambient house dall’atmosfera tipicamente nordica e musica brasiliana.
Si apre con “The Electric Wood Orchestra” e si scivola fino alle allucinazioni di “Spaced Out Invaders - Part I: Quirks” e “Spaced Out Invaders - Part II: Vessels”, sfiorando anche momenti acidi e idee free jazz, mentre il secondo brano è la somma di “Torsional Pendulum”, “Knuckles to the Ground”, “Liquid Fumes” e “Atmospheric Entry”, pezzi che si distinguono per una vocazione un po’ meno percussiva e per le sonorità mediamente più dilatate.
“Springs” racconta, una volta di più, del talento compositivo e dell’urgenza creativa di Møster e dell’intero collettivo, confermando la Norvegia come una delle terre più fertili per il jazz moderno. (Piergiuseppe Lippolis)