BIAGIO COPPA & INTREPID TRIO  "Cursed location"
   (2024 )

Una formazione in trio che include il sax (tenore/soprano) di Biagio Coppa, il contrabbasso di Andrea Grossi e le percussioni, intese come batteria e vibrafono, suonati in alternativa in alcuni brani da Stefano Grasso. Trovo azzeccata la definizione di "Intrepid Trio", dato che siamo di fronte ad una notevole prova musicale collocabile nell'ambito jazz ma con significative attitudini all'avanguardia ed alla sperimentazione.

Ascoltando le otto tracce, tutte originali, composte dal leader, si percepisce nitida una struttura del fraseggio musicale molto creativa e slegata da stilemi prevedibili. Protagonisti sono i sax, suonati con espressività ed attenzione alle sfaccettature timbriche, ma il dialogo con gli altri strumenti è costantemente presente, producendo una comunione di intenti che risulta molto interessante.

Altra situazione azzeccata è la valorizzazione del vibrafono, in evidenza in due tracce: "Per Aspera Ad Astra", quarta in scaletta, e "Sineddoche" in chiusura, dove siamo in presenza di una vera chicca, a mio parere, per il dialogo e l'armonizzazione dei due timbri sonori (sax e vibrafono) che creano un effetto straniante ed a tratti psichedelico.

Alto livello poi, quello raggiunto in "How freaking cool", quinta traccia dell'album, che racchiude un intenso fraseggio e dialogo alternato degli strumenti, con elementi di avanguardia soprattutto per il lamentoso timbro sonoro del contrabbasso in solo e le poliritmie nervose del sax, il tutto immerso in un "climax" batteristico raffinato e costante.

Disco molto interessante (non lo affermo solo perché è presente il vibrafono, strumento a me molto caro...), che comunque rimane ascrivibile alla nicchia degli affezionati. Molto suggestiva, immagino, l'esecuzione nei live. Voto 7 e 1/2. (Roberto Celi)