THE BLOOD BROTHERS  "Young machetes"
   (2006 )

Indefinibile. Così è la musica dei Blood Brothers. Impossibile catalogarla in un genere ben preciso e porre dei paletti. Un concentrato di rumore e, soprattutto, energia ribelle, graffiante e viscerale. Blood Brothers, band che nasce nel 1997 a Seattle. La band è composta da Jordan Blilie (voce), Johnny Whitney (voce), Waxwing's Cody Votolato (chitarra), Morgan Henderson (basso), e Mark Gajadhar (batteria). Inizialmente la band suona dividendo il palco con Pretty Girls Makes Graves, e il 2000 vede l'uscita dell'album di debutto dei Blood Brothers, "This Adultery is Ripe". Si tratta di un ruvido, potente e ben suonato insieme di canzoni, e la stampa immediatamente consacra i Blood Brothers come membri della società del mainstream. "March on Electric Children", che esce nel 2001, prosegue con la presentazione schizofrenica dei Blood Brothers. L'etichetta ARTISTdirect ne rimane così impressionata da offrire loro, nel 2003, un contratto, e rapidamente ai cinque brani arrabbiati di "March on Electric Children", segue il materiale più coeso e completo di "Burn Piano Island, Burn". Nell'autunno del 2004, i Blood Brothers ritornano con la loro prima uscita per la V2 Records. "Crimes" è stato prodotto da John Goodmanson (Blonde Redhead, Sleater-Kinney, the Catheters), noto produttore di Seattle, che segue la band dopo l'importante apporto di Ross Robinson. Anche in questo quarto disco è presente tutta l'energia dei Fugazi mischiata agli At The Drive In, in una veste a tratti emotiva e a tratti allucinante. Se il precedente "Burn, Piano Island, Burn" era il manifestarsi della malattia mentale, "Crimes" è l' acquisita consapevolezza di possederla e per questo, viene meglio custodita e curata. Una band straordinariaìo nella sua palpabile schizofrenia, una band che toglie il respiro per la sua irruenza ed affascina per il circo di suoni che offre. La genialità e la sregolatezza coesistono in loro, regalando continuamente emozioni che lasciano i lividi sulla pelle. 'Young Machetes' è il quinto disco del gruppo di Siattle e nasconde la volontà di un superamento dei limiti. I Blood Brothers, sempre uguali a se stessi ma capaci di reinventarsi, frullando le mille e più influenze in un mix fascinoso e attraente.