COLONNE  "Tutto a posto"
   (2024 )

Quando un disco è ben prodotto, ben suonato e missato, si sente. E questo nuovo progetto di Colonne (al secolo Andrea Daniele) lo è. I testi sono interessanti e parlano della vita, dell’Amore, del sentirsi giusti ai tempi dei social, o di sentirsi all’altezza della persona che si ama. Bene, finiamo qui la recensione, andatevi ad ascoltare il disco e datemi ragione. Grazie.

Facile, in 4 battute ho terminato il mio lavoro, invece vi invito ad ascoltare il disco dalla traccia due, ''Londra''. Non ascoltate né il testo né la voce di Andrea, ascoltate la musica, la potenza di quest’ultima, com’è suonata e com’è ben registrata. La produzione musicale del disco è molto buona. Poi passiamo ai testi: ''E non sono ancora a mio agio a dirti che ti voglio bene. Guardami negli occhi, dimmi che lo sai che il vuoto immenso che c’è tra noi non si riempirà mai. Svegliarmi e ricominciare a pensare a te, dimmi che si può, dimmi che hai cambiato idea, io sono ancora qua...''.

Molto di quello che scrive Andrea è legato alle proprie esperienze (non sempre felici mi pare), di sofferenza personale. ''E’ tutto a posto'' è la risposta automatica a chi chiede ad Andrea come va, ma dentro c’è il malessere che il testo della traccia omonima racconta.

Allora siamo di fronte ad un disco imperdibile? Non lo so, ditelo voi: perché oltre ai testi, ai suoni, agli arrangiamenti, c’è il cantato, che in questo caso divide e può essere argomento di discussione. A tratti convince ed a tratti meno. A mio avviso merita più ascolti e che siano non superficiali, perché per esempio i primo 30 secondi di ''Parco Vetra'' posso essere molto divisivi. Poi fateci sapere. (Marco Camozzi)