AQUARIUS  "L'era dell'acquario e la nota fondamentale"
   (2024 )

Ispirato e complesso, stratificato e visionario, "L'era dell'acquario e la nota fondamentale" vede il debutto per (R)esisto del quartetto legnanese Aquarius, formato nel 2021 da Davide Ciarletta, Marco Bordini, Raffaello Crespi e Gabriele Cucco.

Denso e sovraccarico, figlio di una costruzione concettuale profonda e articolata, si muove tra echi progressive e suggestioni psych, disegnando sette lunghe tracce elaborate, cangianti e mosse, scosse da un andamento sostenuto e da variazioni che riecheggiano modelli disparati, riletti con personalità e non senza intuizioni efficaci.

Intrisi di una vivace spiritualità mutuata dai testi Veda, testi eleganti ricchi di spunti filosofici si stendono imperiosi su arrangiamenti variegati e sonorità dense e sature, offrendo quaranta minuti di rara intensità che tracciano la via verso l’affrancamento dalla brutalità imperante, nel segno di un auspicabile salto evolutivo di coscienza e pensiero.

Concept sui generis, sapientemente ideato e rifinito con cura maniacale, l’album si snoda fluido lungo brani mai lineari, strutturati ma non cerebrali, lontani anni luce dalla forma-canzone, sposata a tratti, ma non prevalente; inflessioni più fruibili (le movenze funk e gli echi space di “Frequenze Alte”) rendono gradevolmente leggibile materiale che rischierebbe di divenire ostico, se non fosse mitigato da melodie ampie e da una generale disponibilità al compromesso.

Il pathos creato ad arte dal recitativo (“Varco per l’armonia”), le dilatazioni che sanno di psichedelia pinkfloydiana (“Il flusso delle onde”, con graduale crescendo di tensione), le inattese tentazioni shoegaze (“Libertà libertà”), perfino un tenue richiamo ad atmosfere battiatesche (“Osservando il sole”) rappresentano solo alcuni dei molti atout a disposizione di un lavoro capace di sciorinare classe e spessore, combinando istanze eterogenee in un continuum di grande effetto. (Manuel Maverna)