ELLA RONEN "The girl with no skin"
(2024 )
Ella Ronen è una cantautrice, poetessa e attivista femminista elvetico-israeliana. Si batte da sempre per la parità di diritti, per le donne, le madri, le persone di colore, e la comunità LGBTQ+.
Cresciuta tra Oriente e Occidente, nella sua musica si riconoscono, già dal primo ascolto, influenze dei suoni mediorientali passando dal folk, al jazz, al blues per arrivare sino al rock. “The Girl With No Skin”, che comprende 10 brani, è il titolo del suo nuovo album uscito l’8 marzo. La scelta di questa data, non credo sia un caso.
Un lavoro molto interessante, a tratti complicato, che necessita di essere ascoltato più volte prima di fare delle considerazioni. La voce potente e profonda di Ella si amalgama con la chitarra, le percussioni e il piano creando suoni eleganti.
“La ragazza nata senza pelle” è un racconto emozionante e commovente, dove gli argomenti trattati sono molto importanti. “I Just Want To See You” (feat. Sam Cohen) è un duetto dall’aria molto lieve, dove mi è balzata alla memoria la famosa ''Hallelujah'' di Leonard Cohen.
Il brano che dà il titolo all’album, “The Girl With No Skin”, è impreziosito dalla melodia del piano e dalla ritmica jazz. “Fuck Cute” è il brano che più di ogni altro veste sonorità rock molto seducenti, e vagamente Depeche Mode, che ci fanno ballare scivolando via molto bene.
“The Mall” è sicuramente il brano più rock, incisivo ed energico. Chitarre elettriche, batteria potente e voce metallica. I nostri sensi si alzano ascoltando “Feel It Rising” dove le percussioni creano: ritmo, groove, e una texture musicale che svolgono un ruolo cruciale.
“Tightrope” inizia molto morbido e sofisticato, per andare poi a intensificarsi e terminare superbo e vivace. “Rearview”, splendido e fragile, termina l’album con compostezza: in questo brano, Ella Ronen ci regala un rendering che fa da specchietto retrovisore a tutto l’album.
Per concludere, “The Girl With No Skin” è un album tutto da esplorare. Ella, con la sua voce indimenticabile, potente, e profonda, ci prende per mano per portarci in un viaggio verso la complessità delle nostre emozioni. Consiglio l’ascolto a chi ama la musica intrisa da contaminazioni di vari generi. (Tatiana Lucarini)