CARMEN SEA  "Sorry"
   (2023 )

A volte capita che un evento, che potrebbe essere tragico, finisca invece bene. È il caso accaduto ai Carmen Sea, rock band strumentale francese che, tornando a casa da un concerto, fecero uno spaventoso incidente stradale, cadendo con l'auto in un fosso. La macchina è andata distrutta, ma loro ne uscirono con pochi danni. Da quest'esperienza, una volta che si sono ripresi, hanno tratto ispirazione per l'EP “Sorry”, dove in 5 brani trascrivono in suoni una narrazione astratta dell'incidente.

“Speed” inizia di corsa, con momenti di pesante saturazione del suono. “Sorry” è l'unico brano con un testo, cantato dalla ospite Tetha, che tesse una di quelle melodie pentatoniche tanto in voga negli ultimi anni. Ma il sound della band la spinge in una direzione più potente e originale, complici i bicordi ripetuti di violino, che danno un tocco particolarmente drammatico. Il momento clou del disastro è “Crash”, un rock lento, con in primissimo piano la chitarra dal suono sdoppiato. Nel finale, il suono è talmente saturato, che ti viene il dubbio che non siano le casse a grattare!

Con “Exit”, la distorsione si acquieta, per un brano rapido, ma dai suoni più morbidi. Ed infine, gli otto minuti e mezzo di “Feel alive” sono l'apice emozionale dell'EP. Un post rock tra fasi soft e fasi forti, che dopo una sequenza in tonalità minore, fa una chiusura plagale (IV – I) maggiore, che rende eroica la conclusione. I Carmen Sea si sentono ancora più vivi dopo averla rischiata grossa, e ce lo trasmettono con la loro musica, soprattutto quando è strumentale. (Gilberto Ongaro)