VITTORIO SOLIMENE "Alexithymia"
(2023 )
“Alexithymia” è il nuovo album di Vittorio Solimene, pianista napoletano ma romano d’adozione classe 1998.
Il disco arriva a quattro anni da “Urlo piano” con una nuova formazione in quartetto, con Lorenzo Simoni al sax alto, Alessandro Bintzios al contrabbasso e Michele Santoleri alla batteria, come avvenuto in occasione della presentazione alla Casa del Jazz di Roma.
Musicalmente, il disco intende esplorare uno spettro sonoro piuttosto ampio, in grado di sfiorare musica da camera e composizioni più ricercate in termini strutturali. Anche per questo, l’ascolto si fa imprevedibile: il titolo dell'album si riferisce a un concetto che viene dal greco e significa “emozioni senza parole”, mentre i brani partono tutti da idee che hanno a che fare con la sfera emotiva e vanno oltre l’aspetto tecnico o musicale.
“Alexithymia” comprende nove brani per una durata complessiva di poco più di tre quarti d’ora, da “And the Sun Rises”, con la freschezza del risveglio e dell’alba a comunicare sensazioni positive, a “First Time, Last Time”, che sceglie costrutti più brevi, spezzati, con suggestioni post-bop.
Uno dei picchi emotivi del disco è “The Old Man in Estella”, dedicata all’incontro con un signore anziano lungo il cammino di Santiago, ma è brillante anche l’esperimento di “When ''Rain'' Meets Music”, con la sua atmosfera timidamente malinconica che si sposa bene con l’arrivo dell’autunno.
Il lavoro di squadra emerge distintamente in “Roots and Wings”, ma anche nelle delicate rarefazioni di “Stronger than Reality”. “Alexithymia” convince e non mostra passaggi fuori fuoco: Vittorio Solimene prosegue il suo percorso di crescita con un album dinamico e ricco di soluzioni interessanti. (Piergiuseppe Lippolis)