KJETIL BRANDSDAL & THORE WARLAND "Record players, percussion and sound effects I "
(2023 )
“Record Players, Percussion and Sound Effects I” è il secondo di una collezioni di lavori in fase di pubblicazione dalla Drid Machine Records, questa volta in collaborazione con la Hærverk Industrier di Oslo.
Si tratta del ritorno di Kjetil Bransdal e Thore Warland, ma con un approccio decisamente rinnovato rispetto al passato: dieci brani, stavolta più brevi, ma anche molto più ragionati, che muovono da alcuni principi della cosiddetta library music e si inerpicano in trame compositive ricercate, trovando il compromesso tra leggerezza e muscolarità e suggerendo una narrazione frastagliata, aperta dal percuotere acidulo di “Flat Love” e completata dal movimento lento e sinuoso, leggermente rarefatto, di “Esquivellian Incident”.
“Neural Suspense” insiste sull’idea delle connessioni neurali e incarna perfettamente il desiderio di una proposta meno istintiva rispetto al lavoro precedente, idea confermata dalle fluttuazioni non sempre serene di “Directions and Departure”. Il suono più secco e scheletrico di “Dimensional Stability”, con il suo percuotere ostinato ed enigmatico, avvicina a una “Laser Tape” che somiglia a una decostruzione rave/trance, quasi come se fosse ascoltata da lontano e dall’interno di una qualche cabina.
La seconda metà del disco sperimenta con i suoni naturali di “Foggy Motion” e i rumori meno definiti di “Kiddy Float”, mentre “Downhill Planet” torna a generare un effetto destrutturazione con il suo pattern ipnotico. “Variationi Libresse” avvicina ai temi del brano che chiude, completando il quadro di un lavoro il cui proposito è condensato nel titolo.
Come tutti i lavori di ricerca, anche qui si finisce dalle parti dell’accademico. E osservando la storia di Bransdal e Warland, forse, non è ancora finita. (Piergiuseppe Lippolis)