DUO IMPROPRIUM "Incontro"
(2023 )
L'ascolto di questo "Incontro", disco risultante dalla collaborazione di due amici siciliani, sperimentatori ma soprattutto eccelsi musicisti (Domenico Testaė e Maurizio Burzillā), mi procura da una parte interesse e dall'altra perplessitā... Si tratta di brani strumentali originali che traggono spunto da paradigmi musicali giā noti: tango, tarantella, samba, funky, e di un brano di Jobim: "Luiza".
Emerge senz'altro la voglia di sperimentare, ed i nostri due artisti se lo possono permettere eccome, data la padronanza dei relativi strumenti e la capacitā di essere virtuosi e versatili. Cito a questo riguardo il brano 2 "Suite n.1", che a tratti mi echeggia la "Sagra della Primavera" (Stravinskij), ed il brano 4 "Improprium" ispirato alla tarantella...
Purtroppo quello che non mi convince granché č l'assenza di qualsivoglia percussione... il tentativo di marcare gli accenti a guisa ritmica dell'uso del mantice della fisarmonica, che va a cercare di supplire all'etereo fraseggio del flauto, non basta...
L'altro punto di mia perplessitā č l'opportunitā di far coesistere i due strumenti aerofoni che, in realtā, mi procurano la collisione delle timbriche. Talvolta si avverte una sorta di forzatura nel collocare ed equilibrare gli spazi dei relativi suoni.
Di solito abbinando due strumenti solisti si conviene farli appartenere a due "famiglie" diverse... percussioni vs archi... piano vs fiati... legni vs corde... per una contrapposizione armonica che giova senz'altro all'orecchio... Tutto questo tuttavia direi che č plausibile, dato che il duo č, appunto, improprio... Voto 6/7. (Roberto Celi)