OIL ON CANVAS  "Red"
   (2023 )

Da buon cinefilo conoscevo una sola trilogia di film dedicata ai colori, ovvero la trilogia dei colori di Krzysztof Kieślowski, tre film, bianco-rosso-blu, che riprendono un momento comune da tre prospettive “umane” diverse e che da quel preciso istante evolvono in tre film strepitosi.

Ecco, le note stampa di questo nuovo lavoro dei Oil on Canvas ci fanno notare che questo nuovo disco, ''RED'', è la chiusura di una trilogia di album, bianco-nero-rosso, che percorrono un arco temporale che parte dal 2009 con ''Dinamica Stasi'', passa per l’album ''Due'' del 2014 per arrivare a questo ''Red'' uscito in aprile 2023.

Premetto che non ho ascoltato gli altri due dischi, non saprei dirvi cosa abbiano in comune le tre produzioni, ma ho ascoltato più volte questo ''Red'', e devo dire che mi sono stupito della complessità dei testi: per seguire le parole cantate, con voce purtroppo un poco troppo monotona di Valerio Bazzanella, ci ho impiegato un po’. Riferimenti dalla vita quotidiana, riferimenti a sentimenti ed emozioni nascenti, fino a padroni ed a centri di gravità non sono di immediata assimilazione. Ma vanno apprezzati per l’intelligenza globale del progetto.

Un plauso a Marco Carner che con i suoni, gli arrangiamenti, l’elettronica in generale, riesce a valorizzare il cantato e sottolinearne musicalmente i passaggi più complessi.

Appunti sparsi: ''Sono più forte di te'' sembra un pezzo di Franco Battiato, e non dovete scandalizzarvi per il paragone. ''Cuore Malato'' ha un testo complesso che parte dal raccontare quello che mi è parsa la vita di un “medio man” che si evolve a qualcosa di più “umano”.

Al secondo 47 di ''Al centro'' c’è una sporcatura tecnica che mi ha dato fastidio, peccato. Per il resto il disco è interessante, dategli credito. (Marco Camozzi)