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ASA "Live Hiroshima Mon Amour Torino 15-03-2008"
(2008)
Esordio italiano per una delle voci più belle e affascinanti del nuovo soul. Nata a Parigi ma cresciuta in Africa, terra dei suoi genitori, e più precisamente in Nigeria, in una delle città meno africane del grande continente, Lagos, che lei stessa definisce come la New York dell’Africa, la città dove tutte le culture e gli stili musicali si mischiano e influenzano a vicenda. In questo ambiente, e tramite i dischi del padre, Asa già da ragazzina inizia ad appassionarsi alla musica dei grandi esponenti del soul e della musica nigeriana, da Marvin Gaye a Fela Kuti, da Aretha Franklin a King Sunny Ade, nonché ai successi del momento quali quelli di Michael Jackson e Bob Marley, e decide di iniziare a cantare. Crescendo, scopre anche il nuovo soul contemporaneo, quello di Erykah Badu, D’Angelo, Rafaël Saadiq, Lauryn Hill, Femi Kuti, Angélique Kidjo. E tutte queste influenze vengono fuori in maniera molto spontanea nella sua musica e durante il concerto. Supportata da una band davvero micidiale soprattutto nella sezione ritmica basso – batteria (due veri maestri), Asa non fatica a conquistarsi i favori del pubblico, purtroppo non numeroso come l’evento richiederebbe, coinvolgendolo a partecipare e cantare con lei, come farebbero le cantanti più famose sopra ricordate, durante l’esecuzione dei due singoli 'Jailer' e 'Fire On The Mountain'. Impossibile poi non pensare a quel capolavoro che è il concerto unplugged di Lauryn Hill quando Asa, allontanata la band dal palco, imbraccia la chitarra acustica e regala al pubblico torinese tutta l’emozione che riesce a trasmettere con la sua voce. Divertente quando sull’assolo di batteria inizia a muoversi con passi di danza di provenienza africana, in un bel duetto dove alla fine è la batteria a seguire i suoi movimenti, come un direttore d’orchestra che dirige con il corpo anziché con la bacchetta. E l’Africa è ben presente anche nelle sue canzoni, che trattano spesso dei problemi del suo continente, descrivendo il suo paese con ironia, evidenziando ciò che non funziona, ma cercando anche di trasmettere valori positivi. Lei stessa dichiara di voler essere la voce dell’Africa, nel tentativo di mostrare al mondo quello che di bello e positivo nasce nel continente nero. Asa è consapevole del suo ruolo di artista africana, non a caso MTV l’ha scelta come ambasciatrice del Sud Africa, come è consapevole anche del suo ruolo di donna: dedica 'So Beautiful' a tutte le donne presenti, zittendo i ragazzi tra il pubblico che pure applaudono la scelta. Chiusura con due bis: una lunga suite con cui omaggia i suoi miti Nina Simone e Bob Marley, con all’interno un ulteriore omaggio a Fela Kuti, e la riproposta dei suoi due singoli ('Jailer' e 'Fire On The Mountain') uniti insieme e in versione più funk. In novanta minuti di concerto, esegue tutti i brani del suo primo disco, passando dal pop al soul, dal funk all’R&B al reggae, senza dimenticare le sue radici, confermandosi come una delle promesse del nuovo soul. (Giorgio Zito)