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FONTAINES DC "Live Alcatraz Milano 04-11-24"
   (2024)


THE CURE "Live Troxy Londra 01-11-2024"
   (2024)

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recensioni concerti

EELS   "Live Conservatorio Milano 07-03-2008"
   (2008)

Si rinnova l’appuntamento con Mr. E ed i suoi Eels (in questo tour in realtà solo un duo) al Conservatorio di Milano, ed è di nuovo un clamoroso successo. Già l’inizio è sorprendente: su un telone bianco che copre interamente il palco, viene proiettato uno special televisivo monografico della BBC (della durata di un’ora) sul leader Mark Everett. Ma chi si aspetta una banale storia degli Eels resterà deluso. Si tratta in realtà del viaggio di E sulle tracce del padre (uno degli scienziati che per primo descrisse la teoria degli universi paralleli basata sulla matematica quantistica) attraverso l’incontro dei colleghi delle varie università in cui aveva lavorato, con tanto di esempi pratici in laboratorio delle sue tesi. In realtà un modo geniale per parlare anche di se stesso, senza ricorrere ai classici luoghi comuni delle biografie rock. Finito il documentario, Mr. E sale da solo sul palco e raggiunta la sedia al centro attacca “A Magic World”, accompagnandosi con la chitarra elettrica. Adesso si comprende meglio il significato del documentario: questo concerto è il tentativo di Mark Everett di mettere a nudo la propria vita e i propri sentimenti. Non a caso una voce fuori campo lo introduce dicendo “The following is a true story”, e in seguito, rivolgendosi allo stesso Mr. E, lo apostrofa con un sonoro “Mark Oliver Everett, this is your life”. Sul terzo brano entra in scena la spalla di Mark in questo tour, The Chet, in realtà vero e proprio alter ego del leader. A lui è affidato il compito di leggere alcuni brani della autobiografia di Mr. E, e lo fa da attore consumato. Tra momenti intimi e toccanti (“Elizabeth on the bathroom floor”, sul suicidio della sorella, su tutte) e altri esilaranti in cui Everett prende in giro il suo ruolo di rockstar leggendo le mail dei fans e le recensioni dei concerti pubblicate sui migliori quotidiani inglesi e americani, Mr. E racconta gli alti e i bassi della propria vita, in quella che sempre più assume l’aspetto di una vera e propria seduta pubblica di autoanalisi. Ma senza scendere nel profondo del significato dei testi, anche dal punto di vista semplicemente musicale il concerto conferma la bravura e l’eccletticità del leader degli Eels. Molti infatti i momenti da ricordare, come lo scambio di postazioni tra i due musicisti, con Everett che prende il posto alla batteria senza interrompere il ritmo, mentre The Chet passa alla chitarra e voce per una inaspettata versione di “Good Times, Bad Times” dei Led Zeppelin. Oppure una lenta versione di “Souljacker part. 2” con Mr. E al piano e voce, e The Chet che lo accompagna con sega e archetto, “Ugly Love” accompagnandosi solo al piano, una splendida “Souljacker part. 1” con due chitarre, una usata come basso e l’altra slide. Solo due bis questa volta, ma il pubblico è pienamente soddisfatto. (Giorgio Zito)