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THE FRAY "Live Alcatraz Milano 12-11-2007"
(2007)
Una serata strana. Pochissime persone, credo non siano state neanche mille, e la maggiore parte erano del fanclub o americani. Età media: venti anni, se non consideriamo i genitori che li hanno accompagnati. Tuttavia, il supporter, Newton Faulkner, che di solito non viene mai considerato dalla massa scatenata accorsa per i loro beniamini, è stato molto apprezzato. Anche dal sottoscritto, che non ama il genere neo-cantautorale. Faulkner ha saputo sbalordire più dal vivo (voce e chitarra, usata a mo' di percussione), che sul suo primo album 'Hand Built By Robots'. Suona per trenta minuti circa. Durante il cambio palco, scambio quattro chiacchiere con un solitario ragazzo bresciano. Anche lui è allibito dalla pochissima gente presente, dicendomi “ quando gioca il Brescia c'è né di più”. Ed ecco arrivare sul palco i quattro di Denver, più un turnista alla chitarra elettrica. Il fatto mi incuriosisce, penso “arrangeranno i brani con finezze particolari per esibirsi con tre chitarre”. Mi accorgo, purtroppo, dopo circa cinque brani, che non è così. Malignamente, credo che il non-componente dei Fray sia il più bravo dei chitarristi e quindi chiamato a supplire e/o coprire le mancanze dei chitarristi ufficiali. La folla (?) è in visibilio. Le canzoni proposte da The Fray sono quelle dell'album, tutte e dodici tranne una, chissà perché, un paio di cover, una delle quali preparata ad hoc per il Bel Paese, e una canzone nuova, penso, contenuta nel seguito di 'How To Save A Life', uscito in ritardo quasi di due anni sul mercato italiano, rispetto a quello inglese ed americano. I brani non stupiscono, manca la ”botta live”. Bravi, molto bravi, ma nessuna differenza dal CD. Il live prosegue piatto, senza dare emozioni alcune, tranne ovviamente al fan club. Da parte del gruppo, grazie di esistere. Ma veniamo alla parte veramente divertente del concerto. Isaac Slade, il cantante, dice in italiano: ”mi dispiace di non parlare italiano; ora vi faccio un gioco (intendeva barzelletta, chi lo ha aiutato nella traduzione ha confuso joke con gioco):- mamma, mamma! Perché hai la pancia gonfia? -Perché c'è un bambino dentro- E chi te lo ha dato? -Papà- Papà! Papà! Non dare più bambini alla mamma, se li mangia!”. Una barzelletta carina. Dopo questo piccolo sketch, arriva la nota dolente, le due cover: una country, la quale narra le vicende sulla Route 66, e 'Angelina'. Le uniche canzoni particolarmente interessanti sono state i due singoli, 'How To Save a Life' e 'Over My Head (Cable Car)', e 'All At Once'. (Dr.Matteo Preabianca)