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PREMIO TENCO 2007 - 1° SERATA "Live Teatro Ariston Sanremo 08-11-2007 "
(2007)
E' iniziata nel migliore dei modi la rassegna 2007 organizzata dal Club Tenco, con due grandi artisti internazionali e alcuni esponenti della canzone d'autore italiana, suddivisi tra esordienti assoluti, giovani giā affermati e maestri riconosciuti. Si inizia come sempre con 'Lontano Lontano', brano "sigla iniziale" del Tenco, questa volta affidato a Simone Cristicchi (foto): bella interpretazione, e affermazione della primogenitura del Tenco su questo giovane artista, affermatosi su scala nazionale sul palco dell'Ariston , ma in un altro festival. Affidargli l'esecuzione di 'Lontano Lontano' č stato il modo del Tenco per rivendicare l'appartenenza di Cristicchi a questa famiglia. Cristicchi ringrazia con una interpretazione convincente e divertente di 'Vita Sociale', altro brano di Luigi Tenco, che dimostra l'attualitā delle sue parole a distanza di oltre 40 anni. L'omaggio a Tenco prosegue con Paola Turci e Giovanni Block. Se la Turci, accompagnata solo dalla sua chitarra, riesce a riempire il palco con ina prova grintosa e rabbiosa, stupisce il giovane Block, per la padronanza della materia. Esordiente assoluto, dimostra grandi capacitā interpretative e nessun timore reverenziale a confrontarsi con la musica del grande autore e con il pubblico dell'Ariston. Un artista di cui si sentirā sicuramente ancora parlare in futuro. Il primo grande momento arriva con l'ingresso sul palco di Jacques Higelin, premio Tenco 2007 per il cantautore. Accomapgnato solo da un chitarrista, propone tre brani (due al piano e uno alla chitarra) dimostrando non solo di essere un grande autore e cantante, ma anche uno splendido interprete e performer: ha giocato con tutto quello che sul palco gli capitava a tiro, dal microfono al cameramen alla camera automatica delle riprese RAI. Per chi non lo conosceva, una bellissima scoperta. L'altro grande momento arriva con Marianne Faithfull. 20 minuti e 5 brani per dimostrare di essere una vera rockstar, nel senso positivo del termine. Accomapgnata solo da un chitarrista, per 20 minuti ha calamitato l'attenzione del pubblico, passando dagli Stones dei '60 al Nick Cave di oggi, chiudendo con la splendida 'Broken English'. Omaggiano Tenco anche il simpatico Giorgio Conte con il suo jazz manouche e Shel Shapiro, con cui rivivono di nuovo gli anni 60: bella la versione italiana della dylaniana 'Master of Wars', ed anche l'interpretazione di 'Cara Maestra' di Tenco, che con i suoi Rokes Shel rifaceva giā negli anni '60. E dopo il Tenco rock di Shapiro, il Tenco tradotto in sardo dalla splendida voce di Elena Ledda, il cui ultimo lavoro in coppia con Andrea Parodi riceve il premio come disco in dialetto dell'anno. E omaggiando lo scomparso Parodi si chiude la prima serata della rassegna: Massimo Ranieri infatti, dopo aver giā proposto in maniera come sempre splendida due brani di Tenco, uno con un trio tutto femminile e l'altro con il pianoforte della bravissima Rita Marcotulli, torna sul palco accompagnato da una base registrata: č uno dei brani della tradizione napoletana ripresi nella trilogia con Mauro Pagani, e sul finire dell'esecuzione Ranieri lascia il palco alla splendida voce dell'amico scomparso, Andrea Parodi, con cui aveva registrato il brano. Degna chiusura di una serata eccellente. (Giorgio Zito)