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FONTAINES DC "Live Alcatraz Milano 04-11-24"
   (2024)


THE CURE "Live Troxy Londra 01-11-2024"
   (2024)

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THE ARK   "Live Music Drome Milano 11-10-2007"
   (2007)

Il ritorno del glam rock! E’ con questo proposito che sono stati lanciati ormai sette anni fa gli svedesi Ark in tutta Europa. Con brani che devono molto, in effetti, al glam rock degli anni settanta, e una capacità non comune di costruire canzoni dall’approccio pop melodico vincente, gli Ark si sono presto costruiti un buon seguito in tutto il continente. Hanno scalato lentamente le classifiche dell’airplay radiofonico e dei canali tv musicali, aiutati dalla semplicità delle loro canzoni e dall’aspetto visivo con cui si propongono: abiti succinti in pelle e latex, rossetti e tutto il corollario del glam. Già con il primo disco “We are the Ark” raccolgono buoni consensi, grazie al singolo “It Takes A Fool To Remain Sane”. E dal vivo hanno certamente tenuto fede alla promessa. L’ingresso sul palco è degno di una band glam degli anni settanta: pantaloni in pelle, piccoli gilet in pelle con frange, rossetto a go-go, basso e batteria che sostengono le evoluzioni di una chitarra che non si lascia andare troppo ad assoli estenuanti, una tastiera vintage e soprattutto il cantante Ola Salo, vero idolo dei teen agers sotto il palco, e trascinatore di tutto il concerto. Passano in rassegna uno ad uno tutti i brani più famosi della loro già nutrita discografia (cinque dischi in sette anni), da "Clamour For Glamour” a "Calleth You Cometh I”, da "One of Us is Gonna Die Young” a "Prayer For The Weekend”. Il pubblico, non molto nutrito ma certamente molto caldo, risponde alla grande, e il leader ricambia scavalcando le transenne, per raggiungere il pubblico sulla tribunetta laterale dove un gruppo di fans sventola il logo degli Ark. Dimostrando buone doti di comunicatore (e recitando molto) Ola si sforza di presentare i brani in italiano, e con un pò di ruffianeria riesce anche a trovare il modo di inserire un verso della 'Volare' di Modugno in una canzone. Il risultato è un concerto certamente divertente, ma tra citazioni (consapevoli o meno) del Bowie dei ’70, dei T. Rex del periodo d’oro, e perché no dei Dead Or Alive di Pete Burns, la sensazione principale è di già visto. Sensazione che ovviamente non vale per i ragazzini delle prime file, alle prese con il loro primo idolo glam, che sulla famosa “It Takes A Fool To Remane Sane” gettano sul palco la bandiera italiana con la scritta 'Fool Nation'. Il ritorno del glam o l’ennesima rock ‘n roll swindle? (Giorgio Zito)