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NEGRAMARO "Live Arenile Terrazza Mare Jesolo Venezia 11-08-2007"
(2007)
Si è da poco concluso il tour estivo che ha visto esplodere i Negramaro nelle località più particolari d'Italia. Una delle ultime tappe, a Jesolo, doveva essere Venerdì 10 Agosto, ma, per problemi relativi al maltempo, è stata rimandata al giorno successivo. Alla fine l'attesa è stata un semplice sacrificio per poter assistere ad uno dei concerti più entusiasmanti del 2007. L’entrata suggestiva della band è solo il prologo di un grande concerto: entrano a scaglioni, ad uno ad uno, a partire da Andrea De Rocco al campionatore, poi Andrea Mariano alle tastiere, Ermanno Carlà al basso, Emanuele Spedicato alla chitarra, Danilo Tasco alla batteria ed infine, scenograficamente, è apparso Giuliano Sangiorgi, il frontman-voce. Esordio scoppiettante, con i recentissimi brani, quali "La distrazione", "Giuliano poi sta male" e la hit dell'estate "Parlami d'amore", per poi seguire ancora con tutti i pezzi dell'album. Degne di notevole menzione "Cade la pioggia", ballata drammaturgicamente romantica, ed "Una volta tanto (Canzone per me)", soave e magica, entrambe follemente rock negli assoli di Emanuele "Lele" Spedicato, carismatico interprete alle chitarre, perfetto, intenso e particolarmente coinvolto dal proprio strumento, sicuramente tra i migliori chitarristi su scala nazionale e più, che ha saputo donare un'anima ancor più intensa a tutti i brani. Per continuare con l'esibizione dei pezzi storici della band alle note dei quali il pubblico si è slanciato in balli e canti sfrenati: "Mentre tutto scorre", "Estate", "Solo per te", forti soprattutto della performance dell'abilissimo Giuliano Sangiorgi, istrionico, seducente verso i fan, scherzoso e abile nell'interpretare persino pezzi d.o.c. della tradizione italiana, come "Il cielo in una stanza" di Gino Paoli. Un vero "animale da palcoscenico", capace di aizzare la folla e i compagni, con quel dono prezioso e raro che possiede, la voce possente e malinconica, capace di acuti e sforzi, perfetta durante l'intera esibizione. Impeccabilmente in simbiosi il basso di Ermanno Carlà e la batteria di Danilo Tasco, che hanno saputo regalare il ritmo che contraddistingue tutti i lavori della band dagli esordi ad ora, incessante, capace di invitare a ballare e cantare, musicalmente unico. E come non citare il maestro Andrea Mariano, che, dalla sua postazione tastiere, ha saputo destreggiarsi tra i vari strumenti davanti a lui, mixando, suonando pianoforte e clavicembalo, esprimendosi anche con sonorità acide e forti, su basi elettroniche perfette e mai eccessive, proprio come nei dj set che lo vedono esibirsi nei club d'Italia, meglio conosciuto come Andro.I.D. Ed infine la preziosa esibizione di Andrea De Rocco, che per un istante ha lasciato il suo campionatore per dedicarsi all'organetto, che ha accompagnato la voce di Sangiorgi in un mix tra il tradizionale-retrò e il deliziosamente moderno. Un finale esaltante con "Nuvole e lenzuola", che ha visto in extremis i musicisti ringraziare i fan acclamanti. I Negramaro vedranno la propria consacrazione anche nel mondo del cinema italiano il prossimo 30 Agosto, nell'ambito della Mostra del Cinema di Venezia, dove verrà in esclusiva presentato "Dall'altra parte della luna", per la regia di Davide Marengo, una sorta di rockumentary, un film-documentario sulla storia della nascita, evoluzione e crescita dell'album "La Finestra", creato tra gli studi di San Francisco e il loro amato Salento. Un concerto assolutamente fantastico, denso di contenuti e senza sosta, poetico nei testi e armoniosamente vibrante nella musica. Un appuntamento imperdibile che vede fan e critici già desiderosi del prossimo tour invernale, annunciato in versione acustica tra teatri e palazzetti d'Italia. Impossibile non rimanere esaltati dall'abilità dei 6 salentini, che riescono sempre a donare innovazione e creatività accompagnate da quella sana dose di musicalità tipiche italiane, testi soavi e sano rock, e che si posizionano indiscutibilmente all'apice delle band italiane contemporanee in quanto a bravura, presenza scenica e desiderio di rinnovamento continuo. Artisti a 360°. (Ilaria Rebecchi)