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PIPPO POLLINA "Live Teatro Manzoni Bologna 27-06-2007"
(2007)
Questo che ci apprestiamo a recensire non è stato un normale concerto. E' un'autentica opera. Non lirica, non sinfonica, certo: un'opera moderna, scritta ed eseguita dal cantautore siciliano Pippo Pollina, uno dei più grandi talenti del nostro Stivale, anche se (per ragioni strane ed inesplicabili) è, per ora, molto più famoso all'estero che nel suo paese. Un’opera civile, che non a caso porta, oltre al titolo "L'ultimo volo", il sottotitolo, appunto, di "Orazione civile": nata da un’idea di Ruggero Sintoni, l'opera tratta dei terribili accadimenti di Ustica, dell'aereo DC9 Itavia caduto nel giugno dell'80 in circostanze ancor oggi poco chiare. Il tutto è nato per accompagnare l’inaugurazione a Bologna del Museo per la Memoria, uno spazio re-inventato, dall'installazione di arte contemporanea di Christian Boltansky, attorno ai frammenti ricomposti dell’aviomobile: ed è proprio l’aereo, con la sua voce, il protagonista del racconto, voce affidata al celebre filosofo siciliano Manlio Sgalambro, non nuovo alle contaminazioni musicali alla luce della lunga collaborazione con l'altro conterraneo Franco Battiato. Oltre a Sgalambro, sul palco del teatro Manzoni di Bologna c'erano anche i 23 professori dell’orchestra ARCHI DELLA FILARMONICA ARTURO TOSCANINI, diretta da Dimitri Jurowsky, ed il PALERMO ACOUSTIC QUARTET, il gruppo dei musicisti che affianca da sempre Pollina nelle sue numerose produzioni musicali internazionali. A dare corpo teatrale alla vicenda, tra i brani musicali, c'erano poi i dialoghi attoriali recitati da Daniela Piccari e da Stefano Bicocchi, in arte Vito. Il tutto grazie al contributo ed alla collaborazione dell'“ASSOCIAZIONE PARENTI DELLE VITTIME DELLA STRAGE DI USTICA”, presente con la Presidente, la Senatrice Daria Bonfietti, e con numerosissimi altri parenti delle vittime. In un'atmosfera, quindi, giocoforza carica di tragicità, lo spettacolo è stato invece lieve ed etereo, nonostante la gravità dell'argomento. Pur mantenendo l'ovvia serietà, la serata è stata letteralmente "sgravata" dalla forza della musica di Pollina, apparso in quest'occasione straordinariamente ispirato. Pur potendo contare solo su brani inediti, e di conseguenza sconosciuti al pubblico in sala, lo spettacolo è stato infatti seguito con estrema attenzione, e, alla fine, salutato da applausi a scena aperta. Un successo caloroso, quasi grandioso se rapportato alle ovvie preoccupazioni che un'opera di tali proporzioni aveva determinato alla vigilia. L'artista è stato letteralmente costretto ad uscire in ben 4 occasioni, alla fine dello spettacolo, per rispondere al trionfo decretatogli da un teatro quasi del tutto stipato, e non ha potuto sottrarsi ad un inevitabile bis, prassi, questa, ben poco da opera teatrale e molto più da concerto. Considerato che, probabilmente, per molti astanti si trattava del primo contatto in assoluto con l'artista Pollina, il travolgente successo della serata ha quasi del miracoloso. Questo, ovvio, solo per chi ancora non conosce bene Pippo, artista (come si diceva) tra i più talentuosi dell'intero scenario musicale tricolore. E persona (prima ancora che artista) che ha preso davvero a cuore la vicenda, al punto che prima di mettersi al lavoro per la creazione dell'opera, ha visionato di persona i resti dell’aereo (impresa, questa, non facile dato che si trovava all’interno di una zona militare), ed ha incontrato Rosario Priore, il giudice per le indagini preliminari. L´impegno per Pollina non è una novità: giornalista insieme a Pippo Fava negli anni ‘80, nella rivista «I siciliani», abbandonò la sua terra dopo l´omicidio mafioso di Fava, per poi tornare con un grande bagaglio di esperienza nella musica d´autore e dopo aver riscosso grandi plausi all'estero. A filmare la lavorazione ed il debutto dello spettacolo, per produrne un film-documentario, con inserti documentativi da distribuire nelle scuole superiori e da proporre a vari festival internazionali di cinematografia, c'erano gli allievi ed i docenti del C.I.S.A. - CONSERVATORIO INTERNAZIONALE di SCIENZE AUDIOVISIVE “PIO BORDONI” della Svizzera Italiana di Lugano. Ora, a supporto del progetto, verrà prodotto un CD, allegato al testo teatrale, a cura dell'etichetta Storie di Note con distribuzione Egea: poi, dall'autunno, "L'ultimo volo" diverrà una tournèe nei teatri di tutta Italia. Il consiglio, ovvio, è di non perdere assolutamente lo spettacolo, quando passerà dalle vostre parti. Sarà una serata di grande musica, e contemporaneamente di giusto tributo alle 81 vittime di una strage senza senso e, per adesso, senza motivazioni. Ne uscirete, quindi, doppiamente appagati. E' una promessa. (Andrea Rossi)