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FONTAINES DC "Live Alcatraz Milano 04-11-24"
   (2024)


THE CURE "Live Troxy Londra 01-11-2024"
   (2024)

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recensioni concerti

ENRICO RUGGERI   "Live Arena Megaplex Tortona AL 28-06-24"
   (2024)

“Music for love, Love for music” è questa l’etichetta che gli organizzatori hanno pensato per questa sera, un evento a scopo benefico per raccogliere fondi a favore dell’Associazioni Enrico Cucchi.

L’ospite speciale della serata è il comico imitatore Claudio Lauretta, capace con le sue gag di entrare subito in sintonia con il pubblico, massacrando personaggi politici, celebrità dello spettacolo e cantanti (nessuna imitazione per Ruggeri!).

Finita l’esibizione comica, arriva la band di Ruggeri che, quest’anno, è particolarmente rock e vede Giovanni Gimpel e Sergio Aschieris (chitarre), Phil Mer (batteria), Paola Zadra (basso) e Francesco Luppi (tastiere), con il prezioso contributo di Claudio Orsini ai fiati.

Tra le prime canzoni della serata, “Gli occhi del musicista” inizia a far breccia, chiedendo la partecipazione del pubblico: “Vedi che gente allegra… che tiene il tempo con le mani, che tiene il mondo tra le mani”, mentre le persone iniziano timidamente a guadagnare la transenna. E qui, però, arriva il monito della sucurity: “potete stare davanti ma non toccare la transenna”. Questa imposizione non passa inosservata dal palco, e Ruggeri, refrattario all’accettare regole senza senso, si mette dalla parte del pubblico: “Un po’ come quando si andava sulle Dolomiti e ti imponevano di indossare la mascherina” (rimarcando il distacco verso le regole covid, praticamente l’unico dei grandi artisti che ebbe il coraggio di manifestare un dissenso).

Classiconi si alternano con una minima pausa tra un brano e l’altro, in cui Enrico Ruggeri anticipa il brano spiegandone la genesi. È il caso, per esempio, di “Primavera a Sarajevo”, ricordando il triste conflitto e il contributo personale dato per la ricostruzione della città.

“Portiere di notte”, “Ti avrò”, “Poco più di niente”, e “Polvere” sono tra i brani meglio accolti. Per quanto riguarda la resa musicale, possiamo dire che il sax di Orsini riesce a dare un valore aggiunto alle musiche di Ruggeri, integrandosi alla perfezione, senza per questo sovrastare gli altri strumenti, mentre la muscolosa batteria di Mer ha il compito di rendere ancora più robusto il sound.

C’è spazio per l’amore e i sentimenti; con “Nuovo swing” si canta del vero amore e in “Quello che le donne non dicono” si lascia molto spazio al coro del pubblico. Qui, Ruggeri con sagacia e ironia fa passare il messaggio circa un eccessivo uso del politically correct (a proposito non è stucchevole la versione della Mannoia quando ne modifica il finale?).

Dopo una pausa in cui Ruggeri viene premiato, la band torna per proporre le ultime canzoni della serata. “Peter Pan” e “Mistero” sono imprescindibili e hanno il compito di anticipare l’unica possibile conclusione del concerto. È, ovviamente, “Contessa” che chiude tra volti felici e mani alzate in cielo. (TESTO E FOTO: GIANMARIO MATTACHEO)