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SUBSONICA "Live Teatro Verdi Montecatini 03-12-2011 "
(2011)
Dopo un tour estivo che li ha visti in giro per l' Italia, facendoli sbarcare anche negli USA, i Subsonica regalano al loro pubblico nuovi brividi, rivisitando alcune canzoni in chiave acustica, suscitando interesse e curiosità tra i loro numerosi fans, abituati a concerti killer, dai quali sono sempre usciti madidi di sudore e senza voce. E' in un sabato piovoso di inizio dicembre, che il popolo del rock si reca in massa al Teatro Verdi di Montecatini. Entrati nel teatro, si prende diligentemente posto, ognuno nella poltrona a lui assegnata; già si presenta una delle cose alle quali i fans dei SubsOnicA non sono abituati: le poltrone, o comunque posti a sedere! Fino al momento in cui non ci si siede, si pensa: "ma è uno scherzo, non si può vedere un concerto dei SubsOnicA a sedere! Prima o poi le toglieranno queste inutili file di poltrone..." e invece no, loro stanno lì e nessuno le muove. Altra cosa che subito salta all' occhio, è l' assenza della famosa tastiera "a molla" di Davide "Boosta" Di Leo, sostituita da un pianoforte. Un po' di musica in sotto fondo, mentre il teatro si riempie, e verso le 21:30 si spengono le luci. Si accende un faro che guida un ragazzo in camicia e gilet, cappello panama bianco-panna, chitarra e barba incolta a sedersi al centro del palco. Inizia a suonare, ma è quando tira fuori la voce, che è subito chiaro che si tratta di Samuel, cantante e front-man della band torinese. La prima canzone del concerto è "Dormi", eseguita in versione chitarra-voce da Samuel, che poi introduce C-Max (Massimiliano Casacci), chitarrista della band, con il quale intona "Ancora ad odiare". E' arrivato il momento dell'entrata sul palco del sopracitato tastierista della band, Boosta, che in abito ''da cresima'' si va a sedere al pianoforte, stile suonatore di organo della domenica mattina; parte una delle tante hits del gruppo, "Tutti i miei sbagli", che, in chiave acustica, trova nuova energia. Boosta presenta "coloro che hanno fatto la storia della musica italiana NOSTRA", ovvero la base ritmica dei SubsOnica: Luca Vicini detto Vicio al basso ed Enrico Matta detto Ninja alla batteria. A questo punto la band è al completo ed esegue uno dei brani che non ci si aspetta di sentire live: "Le serpi", proseguendo con "Incantevole" e "Angeles", cover di Elliott Smith, chitarrista americano deceduto nel 2003. In un contesto come quello della serata, c'è anche lo spazio per raccontare un po' la genesi delle canzoni, come "Albascura", nata racconta Samuel, da un errore in sala prove, che poi è divento una canzone. Il nuovo singolo "Quando", è il preludio di "Lasciati", canzone nata, come spiega Samuel, dal malessere e malumore di quando un componente della band viene lasciato dalla morosa, canzone che sa di addio e abbandono, di "un ultimo saluto al nostro tempo/e tutto finisce quì". Segue la cover di Bob Marley "Mellow Mood", voluta da C-Max, per ricordare quel periodo della sua vita di quando suonava negli Africa Unite. E' il momento di Boosta di raccontare che il pezzo a seguire è nato da un momento di "scazzo" tra lui e la band, alla fine del quale è uscito dallo studio sbattendo la porta ed è finito in un disco-pub dove Morgan dei Bluvertigo faceva il dj. Da quell'incontro è nata "Discoteca labirinto"! E' poi la volta di "Aurora sogna", che fa battere le mani in platea. "Giungla nord" è nata una sera nella quale Ninjia e C-Max si erano trattenuti in studio per lavorare su una base "jungle" e, usciti, hanno visto la nebbia salire dal fiume (Torino è bagnata dal Po). Seguono "Istrice" e "Strade", con l'ultima che fa alzare in piedi molte persone, in un tripudio di mani, cui segue il momento di una meritata pausa. Al rientro C-Max e Samuel eseguono "Coriandoli a Natale", cover di Gigi Restagno, personaggio e dj del panorama underground italiano, scomparso nel gennaio del 1997. Tornano sul palco anche gli altri tre componenti della band, ed eseguono "Angelo", "Corpo celeste" e "Stagno", chiudendo la seconda parte del concerto con "Preso blu", dove Samuel presenta la band (come se ce ne fosse bisogno!). Acclamati dal pubblico, i cinque torinesi tornano sul palco, ed eseguono per la seconda volta "Discolabirinto", "Istantanee" chiudendo con "Nuova ossessione", e la gente in piedi si accalca sotto il palco. Purtroppo il concerto è finito, ma la magia che ci hanno regalato queste due ore abbondanti di musica, e le emozioni che ci hanno dato i SubsOnicA rivisitando le loro canzoni, non se ne andranno tanto facilmente. Aspettiamo di rivederli nella loro veste abituale, anche se questa è stata veramente ottima. Nel caso a Capodanno qualcuno non sappia cosa fare, i SubsOnicA suoneranno alla Zoppas Arena di Conegliano in provincia di Treviso. (Marco Graziani)