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MINISTRI "Live Festa dell'Unità Bosco Albergati Modena 30-07-2011 "
(2011)
Soddisfazione. E' questo il sentimento principe del buon Federico, chitarrista e scrittore dei testi dei Ministri, dopo questo concerto in terra modenese. Nell' intervista pomeridiana al cantante Davide, è emerso il malumore di Fede nella stesura dei testi, a suo parere non comprensibili a tutti, prima dell'ultimo lavoro della band milanese ("Fuori" del 2010). Soddisfazione perchè, se riteneva che i suoi testi non arrivassero a tutti, adesso può dire con fermezza che non è più così, in quanto, in platea a Bosco Albergati alla festa del PD, si andava dal teen-ager al cinquantenne e passa. La scaletta ha regalato qualche sorpresa, in quanto hanno ritrovato spazio "Alexander Platz" (eseguita unplugged) e "Berlino 3", canzoni che avevano ceduto il posto a quelle di "Fuori". Nel complesso è stato un concerto DA BATTAGLIA, come sono soliti farne i 3+1 ragazzi milanesi, che hanno regalato momenti di scherzo, come quando Davide ha preso in giro Federico che si era fatto male al mignolo della mano sinistra, oppure quando al ritorno dalla pausa, prima di eseguire "Bel canto", il cantante ha dato mostra della sua prestanza fisica regalando una "ruota" in mezzo al palco. Sicuramente le ultime quattro canzoni sono state il massimo del concerto, che ha raggiunto il suo apice nel finale, quando sulla coda di "Abituarsi alla fine", Davide si è lanciato sul pubblico. Riuscito a lasciare la platea, Davide ha presentato la band, con un'apoteosi di applausi, poi Michele (il batterista) ha lasciato la sua postazione prendendo il rullante e andando a pestare in mezzo al palco; è seguito il massacro del basso di Davide, che strappava le corde e le dava in dono ai fans appena giunti nel Nirvana musicale, han seguito i saluti della band con Michele che lanciava le bacchette in platea, con il sottoscritto che ne afferrava una. Nonostante la sinusite che attanagliava il cantante, è stato un concerto memorabile, nonostante i suoi 90 minuti circa, carichi di adrenalina e rock d' autore. (Marco Graziani)