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R.E.M. "Live Palaisozaki Torino 27-09-2008"
(2008)
Come preannunciato a inizio estate, i R.E.M. hanno aggiunto altre due date in coda al loro tour europeo, dopo il clamoroso successo ottenuto nei concerti di luglio nel nostro paese. Le due date aggiunte non hanno avuto lo stesso tutto esaurito, ma un buon numero di fans li ha seguiti sia a Bologna che a Torino. Ancora una volta i R.E.M. si sono dimostrati all'altezza della loro fama di grande live band, con un tour che per scelta dei brani e composizione delle scalette, molto diverse da una sera all'altra, resterà a lungo tra i più amati del loro pubblico. Si apre, poco dopo le 21,00 sempre con “Living Well Is the Best Revenge”, dall'ultimo disco, un brano adatto per l'inizio di concerto, energico e scatenato. La band sembra ancora più sciolta che a luglio, i musicisti si scambiano grandi sorrisi tra loro e con i fans sotto il palco, a cui per tutta la durata del concerto i R.E.M. faranno omaggi di memorabilia (pass, set list, mute di corde, testi delle canzoni) fino all'ormai consueto lancio dell'armonica da parte di Stipe su ”Bad Day” verso la fine del concerto. Ma le sorprese arrivano subito, con “Begin The Begin”, uno dei loro brani più belli, tratto da “Lifes Rich Pageant” (1986), e poi con “Driver 8”, “Exhuming McCarthy” e “Orange Crush”, tutti brani della prima parte della loro carriera, inattesi e molto apprezzati. Ovviamente presenti i classici che ormai non possono più mancare nei loro concerti, da “The Great Beyond” a “One I Love”, da “Losing My Religion” a “It's the End of the World As We Know It (And I Feel Fine)” eseguita nei bis aiutato al coro da tre spettatori fatti salire appositamente sul palco perché presentatisi con il make up che usava Stipe sugli occhi nello scorso tour (una specie di mascherina nera). Ancora presente l'intermezzo acustico di “Let Me In” eseguita con la band intorno al microfono, come i singoli tratti dall'ultimo disco “Supernatural Superserious” e “Hollow Man”. La chiusura, dopo 26 brani e oltre 2 ore di musica, tocca ancora a “Man On The Moon”, che Stipe dedica a Paul Newman, scomparso nel pomeriggio. (Giorgio Zito)