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21/04/2022   ANDREA CICCIO SOLIERI
  ''La musica mi ha aiutato a tirare fuori le emozioni e ad incanalarle...''

Andrea "Ciccio" Solieri è un apprezzato musicista di Carpi con tanta esperienza artistica. Lo conosciamo meglio in questa intervista che ci parlerà (tra l'altro) del suo insolito progetto di album "Quando la luna venne fuori dal pozzo".

Ciao Andrea. Praticamente la musica ti ha accompagnato sin dalla tenera età, ma è a 15 anni che formi il primo gruppetto con amici. Ci racconti, sommariamente, i tuoi vissuti artistici in tanti decenni d'attività? ''Diciamo che ho suonato in varie situazioni sfiorando vari generi sino ad arrivare ad un gruppo, quello mio storico: i Bluestress (1995/2015), dove ero l'autore principale di tutte le canzoni. Per darti un idea abbiamo realizzato e registrato 5 album''.

Pur non avendo esempi in famiglia, evidentemente occorre avvertire passione innata e quel pizzico di talento che arde (e che non guasta mai) per imbracciare uno strumento e cominciare, cosi, la propria avventura personale. Sei soddisfatto di quello che hai realizzato fino ad oggi? ''Avevo bisogno di uno strumento con il quale esprimermi. Posso, con gli occhi di oggi, dire che ero un adolescente "problematico": la musica mi ha aiutato a tirare fuori le emozioni e ad incanalarle, a tenermi impegnato e magari a non fare scelte diverse. Sono soddisfatto? Faccio parte di quella categoria che ha sempre un piede nel domani, non è mai ora di bilanci''.

"Quando la luna esce fuori dal pozzo" è il tuo album-testamento che esce solo in versione chiavetta-usb. Perché questa scelta particolare? Dove si può acquistare? Ci parli, inoltre, dei suoi contenuti? ''Tu non ci crederai, ma io non l'ho fatto con l'intenzione di venderlo, penso che sia il mio album testamento e un testamento non si vende, lo si dà alle persone alle quali si vuole bene perchè abbiano un ricordo di te. Se qualcuno lo vuole mi contatti e glielo faccio avere al prezzo di costo. Contenuti: sono 14 canzoni diversissime tra loro che rappresentano il mio modo variegato di scrivere. Ho scelto per ognuna la voce che pensavo più adatta per meglio interpretarle''.

Leggo che non ti sei fatto mancare nulla in termini di collaborazioni qualitative, incrociando Greta Bortolotti, Betta Sacchetti, Lalo Cibelli, Francesco Ottani, Fausto della Valentina e molti altri. Con chi senti di aver instaurato un maggior rapporto empatico, e perché? Quanto sono stati importanti in termini di arricchimento artistico? ''Ogni artista con il quale ho collaborato mi ha lasciato qualcosa d'importante. Le personalità sono tutte differenti, l'approccio con la musica altrettanto, da tutti loro ho sicuramente imparato qualcosa arricchendo anche il mio bagaglio umano''.

Tra le 14 tracce in elenco, a quali sei legato di più e perché? ''Diciamo che c'è una canzone che ha un peso diverso dalle altre perchè dedicata a mia nonna, figura importantissima nella mia vita, ma divenuta importante anche per la comunità di Carpi in quanto moglie del Beato Odoardo Focherini. Dei miei nonni, come puoi ben immaginare, ho sentito spendere tante parole. Volevo raccontare la mia versione, quella di un nipote. Spero d'averlo fatto nel modo migliore, non solo per me ma anche per i miei fratelli e cugini''.

Per gli arrangiamenti ti sei affidato all'esperienza di Enrico Prandi (ex Ladri di Biciclette). Come è stato lavorare con lui? Un'intesa instaurata subito oppure c'è voluto un po' per affinarla? ''Conoscevo Enrico per aver lavorato con lui ad un progetto, da subito mi ha stupito per la capacità di "maneggiare e plasmare" la musica a suo piacimento. Mi è venuto del tutto naturale affidarmi a lui, l'intesa si è affinata nel tempo, a volte faccio ancora fatica a rispettare certe regole musicali''.

Tu sei riuscito a "tirare la luna fuori dal pozzo"? Cosa ricerchi con la musica: condivisione, ricerca personale, dare emozioni o cos'altro? ''La musica è tutto questo e molto altro. Ma la cosa più vera, parafrasando la frase finale del film ''Into the wild'' che mi rappresenta oggi, è: "la musica non è reale se non è condivisa".

Notevole la tua esperienza nei matrimoni (oltre 200!) ed ognuno con un suo distinto perché. Come riesci a personalizzarli con una "sound-track" esclusiva per elargire agli sposi le sfumature e le emozioni che meritano nel loro giorno indimenticabile? ''Come puoi ben immaginare c'è un gran lavoro dietro le quinte perchè ciò avvenga. La differenza, il "segreto" è di entrare in empatia con gli sposi e capire quali sono i loro gusti musicali, accompagnarli, mettendo la tua esperienza al loro servizio, creando una play list dedicata e il più possibile suonata dal vivo. Ogni matrimonio in questo modo diventa unico ed irripetibile''.

Ringraziamo Andrea "Ciccio" Solieri per la sua disponibilità e gli formuliamo il più sincero auspicio affinchè continui ad estrarre la luna dal pozzo per realizzare i migliori obiettisti artistici. (Max Casali)