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20/12/2024
11/03/2022 PÌ GRECO
''Non vi è fonte alcuna di ispirazione se non la vita stessa...''
Si chiamano Pì Greco e arrivano da Roma Est: una band esperta anche se esordiente, che ha appena pubblicato il nuovo album, il notevole “Il rasoio di Occam”. Li abbiamo intervistati.
Raccontateci l’origine della vostra band e la scelta del nome... ''Pì GRECO nasce a seguito dell’incontro tra Riccardo “El Pas” Galati e Tiziano “Zenø” Farinacci, per mezzo di Andrea Freda (amico in comune e batterista della band). Il nome “Pì GRECO” è figlio della pellicola datata 1997 di Darren Aronofsky: “Pi GRECO: il Teorema del Delirio”, film che conquistò Riccardo. Da qui la scelta del nome per il progetto musicale''.
Il vostro sound suona contemporaneo anche se non sembrate inseguire le mode. Come nascono le vostre canzoni? ''Le nostre canzoni nascono generalmente dagli esperimenti sonori di Riccardo, in seguito Tiziano si immerge nell'atmosfera creata e scrive ciò che la medesima gli evoca''.
Gli spunti dei vostri testi sono molto centrati sull’attualità. Chi li scrive e che fonti di ispirazione utilizza? ''I testi sono di Tiziano e trattano volutamente l’attualità. Raccontano delle esperienze soggettive che possono per certi aspetti vestire anche le altrui condizioni. Per questo non vi è fonte alcuna di ispirazione se non la vita stessa''.
Che rapporto avete con i live? Ne avete in programma? ''Un rapporto immaginario per il momento. Ne abbiamo fatto uno solo in occasione della presentazione del nostro primo Ep "Quest'epoca va nell’umido" (2019), ma fu più una prova che altro. In programma purtroppo ancora nulla, speriamo di poter cominciare presto''.
Tenete a specificare che siete di Roma Est. Potete spiegare cosa significa a chi non viene dalla Capitale? ''Chi vive Roma sa perfettamente che trattasi di un insieme di città nella città. Ogni quadrante si distingue dall’altro per caratteristiche diverse e al suo interno, ogni quadrante, si differenzia per ulteriori sfumature legate all’estetica, alla dialettiche, ai colori e varietà etniche. Roma est tendenzialmente è la zona di Roma più povera, ma culturalmente radicata nel tempo. Ha un’etnia variegata ed una spiccata tendenza all’inclusione''.
Quali sono i vostri punti di riferimento musicali? ''Davvero tantissimi, per citarne qualcuno Nine Inch Nails, Radiohead, Talking Heads''.
Che programmi avete per il prossimo futuro? ''Nei limiti del possibile, pandemia e guerre permettendo, suonare. Suonare. Suonare''.