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23/02/2022   RED SKY
  ''Credo che la gente percepisca la differenza tra una canzone sentita e una superficiale...''

Nel giorno di San Valentino arriva sulla Terra l’alieno musicista Red Sky che, dopo un viaggio indietro nel tempo di mille anni dalla Neo Tokyo del futuro, porta in dono il nuovo disco “Eros/Thanatos”.

Benvenuto. Ti definisci un alieno della musica, in missione salvifica. Chi è Red Sky e chi, in realtà, vuoi salvare? ''Grazie. Mi definisco un Alieno, in quanto non appartengo certo a questo luogo e a questo spazio. E allo stesso modo definisco “Alieni” gli ultimi rimasti umani sul vostro pianeta, ovvero tutte quelle persone sensibili e con gli occhi ancora accesi, che la vostra società cerca di eliminare in tutti i modi, ogni giorno. Sono qui per salvarli e portarli via, e la musica è il mio modo per rintracciarli, perché solo quelli come loro sono in grado di risuonare con essa e apprezzarla''.

Dopo una dozzina di lavori pubblicati, hai una vaga idea di quanta gente ha giovato del tuo nobile intento? ''Le persone che cerco di aiutare sono molto timide, quindi spesso restano nell’ombra per anni e poi un giorno mi scrivono una lettera lunghissima dicendomi che gli ho salvato la vita, quindi no, non ho idea di quanta gente ho aiutato, ma a breve cercherò di radunarli tutti in un luogo, quindi immagino che lo scopriremo''.

Perché hai scelto la strada dell’anonimato? Credi che ancora oggi faccia presa il risvolto misterioso della propria immagine come Tre Allegri Ragazzi Morti, Daft Punk, Tuxedomoon? ''Ogni inviato di Neo Tokyo in missione ha regole d’ingaggio precise, che quasi sempre includono la segretezza della propria identità''.

Nel nuovo e.p. “Eros/Thanatos” spazi in vari generi, pur mantenendo una componente “umana”. Tra le 5 canzoni incluse, a quale dai maggior importanza messaggistica? ''Sicuramente “Finì prima” è la più pesante a livello di messaggio e non solo, perché nasce dal dolore puro, ed è quindi molto straziante anche da ascoltare. Credo infatti che la vera arte nasca dalla sofferenza, e che la gente percepisca la differenza tra una canzone sentita e una superficiale''.

Perché, per portare anime in salvo hai contemplato il rifugio “Neo Tokio”? Cosa ti affascina del Giappone? ''Neo Tokyo non è in Giappone, è sul mio pianeta, molto lontano dalla Terra, sia a livello di spazio che di tempo. In ogni caso, ci siamo ispirati a Tokyo perché del vostro Giappone ci affascina la gentilezza e la poesia del popolo, che riesce a rendere ogni aspetto della vita: artistico, profondo e pieno di significato''.

Sul tuo pianeta, consideri la musica come il Kintsugi: ossia? ''Il Kintsugi è un’arte Giapponese che consiste nel riparare gli oggetti di ceramica rotti con della polvere d’oro, in modo da evidenziarne le crepe anziché nasconderle e rendere l’oggetto riparato più prezioso rispetto a prima che si rompesse. La musica credo faccia la stessa cosa con l’anima: ripara le crepe causate dalla sofferenza, rendendoci più preziosi di prima ed evidenziando le nostre ferite, dalle quali esce l’arte''.

Ogni umano che terrà la luce accesa della sua esistenza si salverà dallo sfacelo del mondo. Quand’è che potrai volturare il sanguinante “cielo rosso” in un verde speranza? ''Il cielo è rosso perché sanguina nel tenere accesa la sua stella, cioè il Sole. E tenere accesa la propria stella è sempre faticoso, per chiunque, ma questo non significa che non ci sia speranza, anzi, significa che ci sta provando, che c’è ancora lotta. La speranza sarà finita quando il cielo smetterà di sanguinare''.

Quando sei on-stage, come appronti i tuoi show? Lasciaci un messaggio finale a tua piacimento... ''Manco dal palco da un bel po' di tempo ormai, ma negli ultimi show cantavo con delle basi sotto. In futuro voglio tornare un po' più “metal”, come alle origini, e quindi riportare anche la chitarra con me (e magari qualche altro personaggio alieno, chissà). Il mio messaggio finale è sempre lo stesso: Non fate spegnere la stella, perché altrimenti il mondo diverrà un posto ancora più buio''.

Augurando un futuro migliore per tutti, salutiamo il misterioso Red Sky con l’auspicio che il suo nuovo e.p. salvi più anime possibili. (Max Casali)