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20/12/2024
27/01/2022 LUCA PLOIA
''La vita, per quanto dolce, ha sempre bisogno di un pasticcere...''
Luca Ploia è un cortigiano della musica. Insegue l’amor cortese e per esserlo e stare alla corte di principi e regine come ospite gradito, ha curiosato e tuttora curiosa in più discipline. E' sicuramente un artista atipico e per questo desideriamo conoscerlo più a fondo parlando del nuovo album "Nato nel Medioevo".
Ciao Luca. Per prima cosa ti chiederei gentilmente di ripercorrere, a grandi linee, il tuo tracciato artistico. ''Sono un cortigiano, per questo corteggio, inseguo l’amor cortese, e fin da giovane ho sempre curiosato in diverse discipline: perito meccanico, pianoforte, canto, massofisioterapia, teologia, pedagogia ad indirizzo filosofico...''.
Ti dividi tra arte pasticcera e musica. Perché quest'ultima era stata messa momentaneamente da parte? ''Mi sono poi appassionato al lavoro del pasticcere che, essendo arte, mi ha iniziato ad altre passioni, per sapere di tutto un po’, così da essere ospite gradito alla corte di re e regine che oggi ritrovo nel mio pubblico''.
Successivamente, come sei riuscito a far arrivare la tua scrittura ai produttori Paolo Salvarani e Antonio G. Lanciani? ''Ho continuato nello studio ed ho iniziato, come una mela matura che cade dall’albero, a mettere in musica parte del libro che sto scrivendo, insieme a tutte le mie emozioni sia nuove che in nostalgia. Ho così autoprodotto un CD, con l’intento di riascoltarlo poi in vecchiaia; mi sono poi talmente emozionato ed appassionato che la voglia di crescere, di migliorare e di far arrivare le emozioni al pubblico, mi hanno indotto ad affidarmi ai maestri Paolo Salvarani e Antonio Lancini, i miei produttori''.
Immagino che dal primo album "Bellissimo" al nuovo "Nato nel Medioevo" sia completamente cambiato lo scenario progettuale, no? ''Loro hanno trovato in me spunti e passioni che adesso sono racchiusi in questa collaborazione. Così con “Nato nel Medioevo” è arrivato il racconto di un viaggio insieme a loro… un lavoro vero con tutte le caratteristiche per esaltare la musica e i testi delle canzoni''.
Con questa tangibile svolta qualitativa, cosa ti aspetti e cosa ti prefiggi, ora, con la musica? ''Adesso inizieremo a portare questo viaggio su palchi, nelle piazze, nei locali, lavorando per essere ospiti graditi del nostro pubblico e far arrivare le nostre emozioni''.
"Nato nel Medioevo" è chiaramente un titolo ironico e provocatorio... contro chi? Su quali brani punti di più? ''Con “Nato nel medioevo” trovo la parte sana di quell’epoca. Quella dell’amor cortese! Di tutto il vivere giornaliero nel rispetto e nella felicità, non per forza scontata''.
Fare torte o fare musica comporta sempre un impasto. Cos'è che accomuna le 2 arti per una ricetta vincente? ''Far cannoncini e fare musica dà spazio alla felicità; chi lavora con le mani e con passione produce opere d’arte come la musica, la pittura e tutta l’arte nel suo genere. Cantare rende liberi e la vita, per quanto dolce, ha sempre bisogno di un pasticcere''.
"Fare bene fa star bene" è un tuo credo indissolubile. Vedi ancora molto slancio altruistico nelle persone' Ci parli della Fondazione che sostieni e come si può contribuire? ''Le persone hanno voglia di aiutare ed essere aiutate. Ho conosciuto Sara, dell’associazione FIBROSI CISTICA, ad un concerto di beneficenza al Castello di Polpenazze; mi sono emozionato tantissimo quando Lei ha ringraziato i medici per averle salvato la vita. Ho scelto quindi di dare il mio piccolo contributo e il mio esempio. FARE BENE FA BENE''.
Salutiamo Luca Ploia con un grosso "In bocca al lupo"!