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20/12/2024
20/01/2022 ALEX GUERRIERI
''Non amo le fotocopie di altri… figuriamoci se vorrei diventarlo io...''
Come nasce il tuo progetto musicale? ''Sin da piccolo amavo la musica, papà mi regalò all’età di 15 anni un microfono con l’asta, mi divertivo guardandomi allo specchio, come se fossi un cantante famoso, era davvero bellissimo. Con una delle mie sorelle suonavamo e cantavamo, anche con mamma e papà, prima che avvenissero le tragedie. Da lì capii che dovevo riscattarmi nei confronti dalle vita facendo sul serio. Così me ne andai via da Cossato, per andare a Torino… da lì dopo anni, l’incontro con Luca Vicini e il disco “Belli e dannati”''.
Il tuo brano racconta una storia molto dolorosa, cosa ti ha spinto a farlo? ''Ho sentito il bisogno di dire a mia sorella quello che non sono riuscito a fare il giorno prima che mancasse! Da oggi mia sorella vivrà in eterno dentro questo brano e spero che molte persone riescano a capire che quel che manca non va trascurato''.
Ti vedremo in concerto da qualche parte prossimamente? ''Se mi chiamano molto volentieri, ma aspettiamo che passi questo momento per poter fare un punto della situazione… io non vedo l’ora di partire''.
Ci sono degli artisti ai quali ti ispiri per il tuo progetto musicale? ''Nessuno, sto molto attento quando compongo, voglio avere il mio sound, non voglio assomigliare a nessuno, proprio perché non amo le fotocopie di altri… figuriamoci se vorrei diventarlo io''.