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20/12/2024
29/07/2021 VINCENZO GRECO
''La musica indie è una seconda pelle, ci nasci, non la fai perché te l’ha prescritto il medico...''
Ha ancora senso parlare di scena indie? ''Lo scenario musicale è cambiato, per certi versi si è evoluto per altri ha avuto invece un’involuzione. La musica indie esiste ed esisterà sempre, perché fondamentalmente credo si tratti di una “seconda pelle”: ci nasci, non lo fai perché te l’ha prescritto il medico o perché nutri qualche particolare aspettativa a riguardo''.
In quale genere musicale ti collocheresti, se proprio dovessimo incastrarti in un genere? ''Sicuramente il popular rock, anche se amo unire più stili in base alla canzone che voglio comporre''.
Come è nato il brano ''Cuba Libre'' e a chi volevi rivolgerti? ''Il brano ''Cuba-Libre'' nasce da un viaggio a Cuba ed è diventato un inno alla libertà. Ho avuto modo di parlare con diverse persone durante questo viaggio e sono rimasto colpito dalla loro forza e vitalità. Mi auguro con tutto il cuore che inizi presto per loro un processo di emancipazione ed autodeterminazione che per molti versi risulta ancora essere un’utopia''.
Come nasce la tua collaborazione con i Nomadi e in che modo ti ha influenzato? ''La collaborazione con i Nomadi è avvenuta in maniera del tutto casuale: tramite un amico in comune sono riuscito a inviar loro un mio brano. Gli è piaciuto e così sono stato contattato dall’ufficio di Beppe Carletti per un incontro, a cui è seguita una bella cooperazione per l’uscita del primo disco''.
Quali sono i tuoi piani per il futuro? ''Da settembre partirà il tour “Tra Sogno e Realtà” che mi vedrà in giro per l’Italia sia con la band che in versione acustica. L’imperativo per i prossimi mesi sarà suonare, suonare, suonare e… vivere!''.