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22/06/2021   ZOE
  ''Le emozioni che ho dovuto provare per poter avere i mezzi per rialzarmi...''

''Alta Marea'', l'ep d'esordio della cantautrice torinese Zoë Brosio, è appena uscito per Native Division Records. Il lavoro mette insieme tre canzoni delicate e intense, tra indie, elettronica e jazz, dove la voce personale di Zoë racconta un viaggio fatto di note ed emozioni.

Quando e come nasce la tua passione per la musica e l'idea di realizzare un ep? ''La passione per la musica nasce quando ero piccola, quando ad un compleanno ho scoperto che potevo creare musica solo schiacciando qualche tasto di un pianoforte. Da lì ho iniziato a studiare pianoforte per poi rendermi conto che la mia vera passione era il canto. Con il tempo mi sono gradualmente allontanata dal pianoforte per studiare canto, ma la mia prima canzone l’ho scritta iniziando dal pianoforte. Non l’ho ancora pubblicata ma ho in piano di farlo… è nata quando avevo 11 anni e l’ho ripresa due anni fa per registrarla seriamente. L’avevo proposta alla Native Division Records che poi mi ha proposto di fare un ep, e così è stato! Quella canzone è in inglese, per questo verrà pubblicata in futuro, separatamente da ''Alta Marea'' che invece è tutto in italiano''.

Come descriveresti il tuo sound? ''Vario. Mi piace spaziare tra indie, sfumature di elettronica e jazz restando comunque anche pop. Il mio sound non è ancora definito e non lo sarà al 100%: evolvendo e cambiando sempre come persona e come artista, il mio sound seguirà. Ho tante idee in mente, non vedo l’ora di vedere (e sentire) dove mi porteranno!''.

Quali sono gli artisti a cui ti ispiri o che senti più affini a te? ''Sicuramente un’artista italiana che stimo molto e a cui mi sento affine è Joan Thiele. La ascolto più o meno da quando ho scritto ''Sott’acqua'', infatti questo ha influito molto sulla canzone. Mi piace molto il suo stile e il suo modo di cantare. Spostandoci più verso il Regno Unito una delle cantanti che mi ispirano maggiormente è Joy Crookes! Apprezzo tantissimo tutto il suo lavoro, risuona tantissimo con la mia idea di musica. Come anche per esempio Jorja Smith e Celeste. Rispecchiano tutte ciò che sono e vorrei essere, anche se a modo mio ovviamente''.

C'è un messaggio particolare che vuoi diffondere attraverso la tua musica? ''Penso che il compito più importante della mia voce e della mia musica sia quello di far provare emozioni e smuovere qualcosa nelle persone che mi ascoltano. Posso trasmettere tanti messaggi diversi, ma alla fine l’importante è che rimanga qualcosa nell’inconscio degli ascoltatori. La musica è cura prima di tutto, magia ed emozioni pure. Quello che scaturisce da ''Alta Marea'' sono tutte le emozioni che ho dovuto provare per poter avere i mezzi per rialzarmi. Forse il messaggio è proprio l’importanza delle emozioni, belle e brutte, e tutto ciò che ci possono insegnare''.

Parliamo del nuovo lavoro, come sono nati i brani e come hai organizzato la produzione? ''I brani sono nati tutti in momenti diversi della mia vita. In ognuno di questi momenti, però, stavo attraversando qualcosa, una sfida, una lezione, da cui avevo molto da imparare. Scrivere mi ha aiutato proprio a fare questo, a tirare fuori e, guardando le situazioni dall’esterno, a imparare. ''Sott’acqua'' è nata qualche anno fa, davanti al bellissimo mare della Sicilia, a causa di un cuore spezzato. Poi è nata ''Dove sei?'', durante il mio semestre all’estero. Mi sentivo lontana dalle persone a cui tenevo, e impotente, non potevo stare loro vicina ed aiutarle. Infine ''Oblò'' è stata scritta appena tornata in Italia, mossa dalle mie sensazioni di inadeguatezza e lontananza dalla realtà che stavo vivendo. Ho scritto testi e melodia, a cui poi si è aggiunta una base in un secondo tempo grazie al lavoro di Alessandro Liccardo. La parte più bella però, la creazione delle canzoni, purtroppo è stata fatta a distanza causa lockdown, ma sono comunque molto soddisfatta. Abbiamo avuto modo di vederci alla fine e ultimare tutto, per poi registrarlo''.

L'esperienza più gratificante legata alla musica che hai vissuto? ''La parte più gratificante di questo lavoro per me è senz’altro esibirsi dal vivo. Nonostante ci siano state tante occasioni in cui ho avuto la possibilità di farlo, che forse agli occhi di altri potrebbero sembrare più importanti o soddisfacenti, una delle mie preferite è stata lo scorso ottobre. Forse per il fatto che era passato quasi un anno dalla mia ultima esibizione dal vivo, e mi ero quasi dimenticata quanto fosse meraviglioso! In ogni caso, quella sera ho sentito una connessione diversa con il pubblico, sentivo le loro emozioni e reazioni in modo più profondo. Una ragazza in particolare nel pubblico, cantava con me, era così partecipe ed è stato veramente emozionante. Non era l’unica, ma sicuramente quella che mi ha toccato di più, è stato speciale, non so come spiegarlo. Può sembrare banale, essendo solo agli inizi non ho ancora mai cantato le mie canzoni dal vivo, ma quella sensazione penso rimarrà sempre nel mio cuore. È stato un po’ come rendermi conto del mio potere, la mia ''Alta Marea'', che è provocare emozioni. Mi ha ricordato perchè sono qui''.

Quali sono i tuoi progetti futuri? ''Ho sicuramente il progetto di far uscire nuova musica il prima possibile. Ci sono molti pezzi lì che aspettano solo di essere finiti. Non ho mai smesso di lavorarci. Poi non vedo l’ora di poter cantare le canzoni di ''Alta Marea'' dal vivo in autunno! Come ho detto prima è la parte più gratificante di tutto il lavoro per me, quindi spero davvero che la situazione rimanga stabile fino in autunno''.