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19/11/2024
05/05/2021 FEYRA
''La maschera che indossiamo fino a quando non decidiamo di guardarci dentro, e amarci così come siamo...''
Come nasce il tuo progetto musicale? ''Nasce dopo un’evoluzione che mi ha fatto arrivare oggi ad avere una piena consapevolezza di chi voglio essere e cosa voglio dire musicalmente. Da quando ho cominciato a scrivere ho spaziato molto tra i generi, li ho studiati e me ne innamoravo. Poi durante il lockdown del 2020 ho scritto e arrangiato in maniera totalmente diversa e ho abbracciato nuove sonorità. Il progetto musicale cresce con me, segue le mie idee e man mano prende forme diverse''.
Di cosa parla “Complesso d’inferiorità”? ''E’ un brano che racconta, con un pizzico di ironia, scenari quotidiani e in cui tutti possiamo immergerci. Parla di quei piccoli ostacoli e di quelle imperfezioni che ognuno di noi ha e deve affrontare. E’ una sorta di maschera che si indossa fino a quando non decidiamo di guardarci dentro e amarci così come siamo''.
Cosa pensi della situazione musicale in quest’anno pandemico? ''La musica è comunque andata avanti. Sono state tante le uscite discografiche a discapito però dei live. Il live è il vero banco di prova''.
Ci sono degli artisti ai quali ti ispiri per il tuo progetto musicale? ''Non mi ispiro a un artista in particolare, vero è che da bambino amavo cantare i grandi cantautori italiani ma i miei testi e la mia musica rispecchiano tutta l’influenza musicale avuta sino ad oggi. Oggi ascolto con molto piacere tutti gli artisti dello scenario indie e pop italiano''.
Hai/avresti avuto in programma dei live in questo periodo? ''Certamente, ma purtroppo con l’arrivo della pandemia siamo stati messi da parte. I live mi mancano, mi mancano le prove con i ragazzi della band, mi mancano i soundcheck sotto il sole cocente, mi mancano le reazioni del pubblico. Mi manca casa!''.