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05/05/2021   DAIMON LAI
  ''Credo nel bianco e nel nero, nel positivo e negativo, nel doppio di ogni cosa...''

Nuova uscita per Daimon Lai che, tre anni dopo l’album ''221'', esce con “Canto dei maledetti”, primo video in previsione di un album in arrivo a fine maggio. Gli abbiamo rivolto qualche domanda.

Ciao, ci racconti il tuo progetto musicale? ''Il mio primo album “221” non ha dato quella risposta che ci aspettavamo, forse per la scelta di andare verso una strada troppo sperimentale. Anche se per certi versi è piaciuto, non è arrivato completamente. Da lì a poco si sono rotti i rapporti con dei musicisti all'interno del progetto, si è creato uno stallo nella mia vita artistica. Una mattina, tra rabbia e confusione, è arrivato il primo nuovo brano, "Niente", che ho subito arrangiato in studio in chiave electro-rock, e successivamente ho contattato vecchi e nuovi musicisti a cui piaceva il pezzo. Poi una sera sono stato contattato con una telefonata da Stazione 41, radio web di Fermo, che mi ha affidato un piccolo spazio, che poi è diventata la trasmissione “Binario 22”. Intanto arrivano altre canzoni che continuavo a scrivere, e con loro l'idea di “Alterego”, il mio nuovo album. Nella seconda stagione di “Binario 22” ho deciso di cambiare sound nelle puntate che raccontavo, e lì ho visto chiaramente un'evoluzione. Ho contattato subito il mio produttore Frank Micucci, colonna portante di quest'album, e finalmente abbiamo trovato il giusto sound''.

Come nasce “Canto dei maledetti”, il tuo nuovo brano? ''Mi sono trasferito a marzo del 2019 a Rapagnano, città natale di mia moglie. Sono passato da vista mare... alla collina, ai monti... e infine il falco. Ho sempre scritto, sin dall'età di 10 anni, poesie, pensieri. Un ricordo lontano della mia gioventù che si intreccia con una visione di oggi. Così nasce “Canto Dei Maledetti”''.

Ci racconti qualcosa del video? ''Sono stato sempre affascinato dal mondo di David Lynch, dall'impero della mente, dalla magia di David Bowie. Credo nel bianco e nel nero, nel positivo e negativo, nel doppio di ogni cosa. Le maschere, il trono... c'è molto da dire, molto di più''.

Quali sono i tuoi punti di riferimento musicali? ''Sono cresciuto ascoltando da piccolo artisti italiani come Mina, Celentano, Lucio Dalla, Battisti, Mango, Renato Zero e il maestro Franco Battiato. Dischi che giravano molte domeniche sotto a quella puntina di diamante. Più avanti ho iniziato ad ascoltare Depeche Mode, David Bowie, The Cure, Placebo, Muse''.

Che progetti hai per il futuro prossimo? ''Scrivere, fare musica... e saziarmi ogni notte''.